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Tribunale / Quadrivio Spinasanta

Sacerdote preso a pugni per sedare una rissa: in aula riconosce uno degli aggressori e scagiona un altro imputato

Il fatto è avvenuto nell’ormai lontano 2014 quando il prete intervenne all’interno di un bar per calmare gli animi di alcuni giovani che stavano devastando l’esercizio commerciale al Quadrivio Spinasanta

Ha riconosciuto uno dei suoi aggressori Don Mario Sorce, il parroco che, il 19 febbraio del 2014, venne aggredito e preso pugni nel tentativo di sedare una rissa tra giovani all’interno di un bar nei pressi della chiesa del Quadrivio Spinasanta.

In aula ha testimoniato proprio lui, Don Mario Sorce, indicando uno dei 7 imputati nell’ambito del processo penale che si sta celebrando al tribunale di Agrigento davanti al giudice monocratico. “L’ho riconosciuto - ha detto Don Mario Sorce - perché aveva fatto con me la cresima. Allo stesso modo Sorce ha invece scagionato un altro degli imputati dicendo che quest’ultimo non lo avrebbe mai colpito.

A 8 anni di distanza dai fatti, adesso, c’è il rischio che i reati potrebbero essere dichiarati prescritti. Le persone andate a giudizio in tribunale furono Giuseppe Contrino, 34 anni (che poi scelse il rito abbreviato); Nizan Bhiri, 33 anni; Salvatore Capraro, 30 anni; Silvestre Giovanni Russo, 29 anni; Stefano Davide Burgio, 35 anni; Angelo Caparezza, 24 anni e Gabriele Minio, 30 anni; tutti di Agrigento

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