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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Prestazioni odontoiatriche per il sistema sanitario regionale, il Cga “bacchetta” l’Asp

Tre studi specialistici di Palma di Montechiaro e Villafranca Sicula ottengono l’assegnazione di un budget per l’erogazione dei loro servizi. I giudici: "Non può protrarsi la situazione di oligopolio"

Sono 3 i titolari di altrettanti studi odontoiatrici di Palma di Montechiaro e Villafranca Sicula che avevano chiesto all’Asp di Agrigento la contrattualizzazione e l’assegnazione di un budget ben definito per l’erogazione delle prestazioni per conto del sistema sanitario regionale.

Dopo un lungo iter amministrativo, l’Asp di Agrigento ha rigettato l’istanza proposta dei suddetti odontoiatri, sostenendo che per la branca di odontoiatria sarebbero già state contrattualizzate, in Provincia di Agrigento, 42 strutture odontoiatriche. Dunque non sussisterebbe l’esigenza di nuove strutture.

Rigetto che è stato poi impugnato dagli interessati, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, che hanno evidenziato il “palese contrasto con i principi comunitari in materia di concorrenza”. Rigetto che sarebbe stato adottato in assenza di un’adeguata istruttoria.

La difesa ha citato dei precedenti giurisprudenziali secondo cui gli operatori economici operanti nella sanità devono essere messi in condizione di stipulare contratti con l’amministrazione non potendo quest’ultima rivolgersi a tempo indefinito solo ai soggetti che per anni hanno avuto accesso al mercato e fare riferimento solo al criterio della spesa storica che avvantaggia solo coloro che operano in un mercato chiuso all’accesso di nuovi operatori, poiché, fermo restando il tetto massimo di spesa, la ripartizione dei budget tra i soggetti accreditati dovrebbe essere operata in base a criteri idonei a garantire condizioni di parità tra i soggetti.

Il CGA ha poi condiviso la tesi difensiva accogliendo le ordinando all’Asp di rivalutare la situazione dei suddetti studi odontoiatrici, tenendo conto dei principi in materia di tutela della concorrenza.

In particolare il CGA ha chiarito come non possa ulteriormente protrarsi “una situazione di oligopolio in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito (cioè fino a quando dovessero decidere di chiudere)”.

Tutto questo, infatti, secondo il CGA, “stride con il necessario rispetto dei principi in materia di concorrenza”.

Per effetto della suddetta sentenza, gli studi odontoiatrici potranno - a seguito della rivalutazione della situazione da parte dell’Asp – conseguire la contrattualizzazione e l’assegnazione di un budget a prescindere dal numero di strutture già contrattualizzate. 

L’amministrazione è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali (2 mila euro) in favore di ciascuno dei tre odontoiatri. 

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