rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Assistenza e soccorsi / Lampedusa e Linosa

Migranti e attivazione del presidio territoriale del 118, qualcosa si muove: ministro scrive al sindaco delle Pelagie

Dopo l'avvio del servizio di primo intervento pediatrico e di ginecologia, il presidio territoriale del 118 significherebbe 4 medici in più, di cui 2 rianimatori

Il servizio di primo intervento (Ppi) pediatrico ha preso il via venerdì pomeriggio e sarà attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ginecologia, sempre al Poliambulatorio, apre oggi. Ma non è finita perché qualcosa si muove anche per l'attivazione di una postazione medicalizzata del 118. A scrivere al sindaco Filippo Mannino è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci. 

Lo scorso 20 febbraio, in occasione della visita del capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del Viminale, Valerio Valenti, discutendo anche del rafforzamento del presidio sanitario di Lampedusa, Mannino aveva chiesto l'attivazione di un pronto soccorso pediatrico sia per gli isolani che per i migranti, nonché l'attivazione di un presidio territoriale del 118 che significa 4 medici in più, di cui 2 rianimatori. 

Migranti: visita del capo dipartimento Libertà civili a Lampedusa, servono più medici e mezzi anche per gli isolani

Poliambulatorio di Lampedusa: attivato il primo punto d'intervento pediatrico e arriva anche ginecologia

Postazione medicalizzata del 118

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha comunicato, adesso, al sindaco delle Pelagie di aver "dato indicazione all'ufficio legislativo di predisporre tempestivamente una proposta normativa, da inserire in sede di conversione del decreto-legge 10 marzo 2023, numero 20, recante 'Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare' che è stata già inviata, il 20 marzo, alla Presidenza del Consiglio dei ministri per ottenere l'autorizzazione e depositarla come emendamento del Governo". Adesso non resterà, di fatto, che aspettare che la proposta emendativa possa trovare condivisione governativa prima e parlamentare dopo. 

Attivata Ostetricia e Ginecologia

La prima visita e la prima ecografia sono state per una giovane donna del Camerun alla dodicesima settimana di gestazione. Dopo la lunga traversata, appena sbarcata a Lampedusa aveva accusato minacce d’aborto. Trasportata al Poliambulatorio di contrada Grecale è stata visitata e sottoposta ad ecografia da Giuseppe Canzone, direttore del dipartimento Salute della Famiglia dell’Asp di Palermo che sta “coprendo” il primo turno H24 del nuovo servizio di ginecologia. “La signora si è emozionata nel sentire il battito del bimbo che porta in grembo – ha raccontato Canzone, che è anche primario della unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale ‘Cimino’ di Termini Imerese – visita ed ecografia hanno evidenziato la normale evoluzione della gravidanza”. L’attivazione a Lampedusa di un nuovo servizio di ostetricia e ginecologia rientra nel programma di potenziamento dell’offerta sanitaria realizzato dall’Asp di Palermo. L’investimento previsto è di oltre un milione di euro. Al di là dell’attività ambulatoriale che comprende tutte le branche della specialistica, sono attivi ogni giorno H24: i servizi di cardiologia, radiologia, pediatria (attraverso il Punto di primo intervento) e ginecologia, oltre a Pte (Punto territoriale di emergenza) e Guardia medica (continuità assistenziale). “I servizi – ha spiega il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – sono rivolti a tutti: residenti, popolazione migrante e, nei casi di necessità, ai turisti. Il nuovo servizio di ostetrica e ginecologia assicurerà dal lunedì al venerdì attività ambulatoriale e, periodicamente, anche attività consultoriale, screening del cervicocarcinoma, ecografia ostetrico-ginecologica di base e prestazioni di ecografia morfologica ed ecocardiografia fetale”.

Giuseppe Canzone e il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, Francesco D'Arca

Ristrutturazione del Pte

Al potenziamento dell’offerta sanitaria corrisponde, inoltre, un investimento per ristrutturazione e rifunzionalizzazione del Pte. All’interno dell’area dedicata alle “urgenze” sarà installata anche una camera di isolamento a pressione negativa (messa a disposizione dalla Protezione civile) che consentirà, eventualmente, di ospitare in osservazione pazienti con sospetto di gravi malattie infettive. L’intervento tecnico permetterà inoltre di ampliare la zona di competenza del Pte con un locale dedicato ad osservazione breve e somministrazione di terapie urgenti. “Al termine dei lavori (già avviati, ndr) che avranno una durata di 60 giorni – ha concluso Daniela Faraoni - verrà consegnata alla cittadinanza una struttura più funzionale anche dal punto di vista del confort alle esigenze di salute. I lavori al Pte non limiteranno, né comprometteranno l’attività della struttura”.

Pochi medici in servizio 

Intanto, attraverso le colonne del Corriere della Sera, il direttore del Poliambulatorio di Lampedusa, Francesco D'Arca, ha evidenziato come i medici in servizio siano troppo pochi. "Con la morte negli occhi, inzuppati dalla testa ai piedi, infreddoliti, e anche in questo caso erano più le donne, terrorizzate, con dieci bambini che tremavano come le foglie, mentre noi conteggiavamo anche otto morti" - D'Arca racconta dello sbarco dei sopravvissuti del doppio naufragio in area Sar Maltese - . 

Due naufragi con 8 morti: a Lampedusa si arriva anche con i “viaggi fai da te” ed è record di sbarchi: oltre 2 mila in 24 ore

Otto morti e 97 superstiti: il bilancio definitivo dell'ultima strage del mare

Naufragi e salvataggi, Mannino: "Lampedusa da 30 anni dà dignità all'Europa"

"Non abbiamo il tempo di visitare i migranti che ci portano in poliambulatorio e scatta immediato l'allarme a Cala Pisana o all'Isola dei conigli dove arrivano piccoli barchini non visti da radar e motovedette - aggiunge il direttore del Poliambulatorio - . Saltiamo in ambulanza e, mentre vai, ecco un altro allarme. Anche sugli scogli o sulle spiagge la procedura è obbligata. Attiviamo un triage come in un qualsiasi pronto soccorso. Con il sole che brucia. O al gelo di notte. Deve essere immediata la verifica delle condizioni cliniche. Devo capire subito se ho davanti un asmatico, un cardiopatico. Avviare le donne incinte verso il nostro servizio specialistico di ginecologia. Donne incinte in quantità - dice ancora - . Tante, tantissime, troppe. Quasi tutte al terzo o quarto mese. Molte arrivano in procinto di partorire e allora via con l'elisoccorso a Palermo". Pochissimi i medici: "Due per gli sbarchi con turno giorno e notte, un medico fisso al ps, un pediatra e uno per la continuità assistenziale. Più il sottoscritto. Ma io coordino anche Ustica dove vado il venerdì, dall'altra parte della costa, sul Tirreno. E dovrei stare a Palermo la domenica". 

(Aggiornato alle ore 11,02)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migranti e attivazione del presidio territoriale del 118, qualcosa si muove: ministro scrive al sindaco delle Pelagie

AgrigentoNotizie è in caricamento