Presi con un chilo di cocaina, una condanna a 8 anni e un'assoluzione
L'unico responsabile è stato ritenuto Roberto Lampasona, 40 anni, di Santa Elisabetta. Scagionati Antonino Mangione, 37 anni, di Raffadali, e la compagna di quest'ultimo Rosaria Fragapane Renna, 33 anni
Otto anni di reclusione per il quarantenne di Santa Elisabetta Roberto Lampasona: è lui, secondo il giudice monocratico Maria Alessandra Tedde l’unico responsabile del trasporto di un chilogrammo di cocaina dalla Calabria.
Assoluzione per Antonino Mangione, 37 anni, di Raffadali e Rosaria Fragapane Renna, 33 anni, compagna di Mangione che all’epoca dei fatti, il 22 novembre del 2015, fu solo denunciata a piede libero. Mangione, Lampasona e una terza persona – Vincenzo Politanò, 66 anni, di Melicuccà (Reggio Calabria) – furono, invece, arrestati dalla squadra mobile di Agrigento.
I quattro erano stati fermati all’alba sulla strada statale 640 insieme a Politanò. A bordo di uno dei due mezzi, infatti, gli agenti della squadra mobile di Agrigento – che li stavano pedinando – hanno trovato un chilo di cocaina diviso in due involucri. La svolta si è avuta la notte tra il 21 e il 22 novembre del 2015, poco dopo l’una, quando i telefonini di Lampasona e Mangione risultavano agganciati alla stessa cella telefonica a Palmi, in Calabria. Da quel momento i due uomini che viaggiavano insieme a Rosaria Fragapane Renna, 31 anni, compagna di Mangione, non sono stati persi di vista sino in Sicilia. Nei pressi di Caltanissetta l’autovettura con i tre agrigentini a bordo è stata affiancata dall’autovettura di Politanò per poi continuare il viaggio, apparentemente separati sino al primo bivio per Canicattì dove tutti sono stati fermati dalle auto civetta della Mobile.