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Tribunale / Porto Empedocle

"Perseguita l'ex compagna per tre anni e la minaccia di morte": condannato 24enne

Il giovane non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione e avrebbe iniziato a controllare i suoi spostamenti fino a impedirle di avere una normale vita sociale e spingerla a lasciare il lavoro

Non si rassegna alla fine della relazione e inizia a perseguitare e minacciare di morte l'ex compagna fino a impedirle di dormire la notte e avere una normale vita sociale. Il 23enne S.A.C., adesso, è stato condannato per stalking: il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Wilma Angela Mazzara, gli ha inflitto otto mesi di reclusione.

La vicenda risale al periodo compreso fra il dicembre del 2019 e i giorni scorsi. ll giovane, in seguito alla rottura della relazione con la compagna con cui aveva avuto un figlio, inizia a chiamarla al telefono per molestarla, minacciarla e provarle a impedire di avere una vita normale al di fuori della sua relazione. "Ti faccio morire... ti ammazzo.. questa bambina non me la godrò nè io, nè tu". Con queste e altre minacce il giovane avrebbe intimorito l'ex compagna dopo essersi presentato davanti all'abitazione di Porto Empedocle dei genitori dove la donna era andata a vivere in seguito alla rottura della loro relazione.

Nell'agosto del 2020 avrebbe provato ad alzare il tiro minacciandola in maniera ancora più esplicita e dicendole che non aveva paura di farsi anni di galera. "Stai attenta perchè non mi spavento a farmi la galera, farmi tre o quattro anni non mi fa nè caldo nè freddo.

Messaggi scritti e audio sarebbero stati inviati a tutte le ore con minacce e insulti all'indirizzo della ragazza. "Falsa, cosa inutile e cristiana di ittari", le avrebbe scritto nel cuore della notte. "Questa di qua la paghi, fidati che la paghi". Decine di messaggi le sarebbero stati inviati per intimidirla. Un clima di continua intimidazione che le avrebbe generato un grave stato di ansia e paura nonchè un timore per la propria incolumità costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. La donna, che non sarebbe più riuscita a dormire la notte, non avrebbe più avuto una vita sociale e si sarebbe fatta accompagnare da un familiare tutte le volte che era costretta a uscire da casa. 

La ragazza ha poi deciso di denunciare l'ex fidanzato al quale il gip ha imposto il divieto di avvicinamento. Il giovane, che è stato difeso dall'avvocato Liborio Gaziano, dovrà pure risarcire la presunta vittima che si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Graziella Vella. 

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