Porto Empedocle sommersa dai rifiuti, i sindacati proclamano altri due giorni di sciopero
Gli operatori ecologici, che da quattro giorni si astengono arbitrariamente dal servizio, rimangono con le braccia incrociate e non hanno alcuna intenzione di tornare a lavorare
La Prefettura non precetta, contrariamente a quanto auspicato dal sindaco di Porto Empedocle: Ida Carmina, gli operatori ecologici. I sindacati - la Fit Cisl nello specifico - proclamano, per il 26 e il 27 febbraio, altri due giorni di sciopero. Il tutto accade mentre, nella città marinara, dallo scorso lunedì i rifiuti rimangono lungo strade e marciapiedi. Lunedì, appunto, lo sciopero era proclamato e concordato ufficialmente. Dall'indomani ad oggi, invece, si tratta di una astensione arbitraria - dunque abusiva - dal servizio.
E un comportamento del genere è già costato una denuncia, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per 25 netturbini dipendenti del consorzio di imprese Realmarina. Consorzio di imprese che non hanno accettato - a dire del sindaco di Porto Empedocle - una sorta di anticipo di circa il 60 per cento: quanto c'era in cassa.
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I sindacati hanno anche chiesto un incontro urgente con la Prefettura che, al momento, non ha attivato - contrariamente al passato - alcun tavolo di concertazione e raffreddamento.