Aggrediti due assessori e bloccata la raccolta, scoppia la "guerra" a Porto Empedocle
L'arrivo della ditta sostitutiva per la raccolta dei rifiuti ha provocato la reazione furiosa di alcuni netturbini in sciopero non autorizzato
Proteste, minacce e una vera e propria aggressione a danno di due componenti dell'Amministrazione comunale si sono consumate questa mattina a Porto Empedocle. La protesta da parte, pare, dei netturbini al momento in astensione arbitraria dal lavoro da oltre una settimana, è scoppiata quando i mezzi per il servizio di raccolta alternativo, affidato ad una ditta diversa dal raggruppamento della Realmarina, sono entrati in città.
Prima si è impedito a questi di effettuare il proprio lavoro, poi le "attenzioni" si sono spostate su due componenti dell'Amministrazione comunale, cioè Salvatore Urso e Giuseppe Sicilia, che stavano seguendo le operazioni comunque scortati dalle forze dell'ordine. Nei momenti concitati della protesta sarebbe volato qualche spintone.
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I netturbini, che avrebbero anche resistito al tentativo della polizia di sedare gli animi, si sono poi seduti a terra e hanno impedito ai mezzi di proseguire. In città si sono prontamente recati uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza oltre che della Polizia locale.
Il sindaco Ida Carmina ha contattato la Prefettura per chiedere come agire. "Non è possibile che avvengano fatti di questo tipo. Lo Stato deve intervenire, la città non può rimanere ostaggio di pochi".