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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

"Immortalati dalle telecamere a gettare e incendiare rifiuti in un'area comunale", chiesti 12 rinvii a giudizio

Nella lista degli imputati ci sono i proprietari di automezzi e pescherie: nel piazzale sarebbero stati abbandonati elettrodomestici, prodotti ittici, rame e resti di lavorazione industriale

Resti di materiali per l'edilizia, grossi elettrodomestici, scarti delle pescherie e quintali di cavi di rame: le telecamere nascoste dei carabinieri, piazzate nell'area comunale di contrada San Calogero Napolitano, a Porto Empedocle, hanno immortalato le scene dei furgoni che arrivano e delle persone che scendono e gettano rifiuti di ogni tipo nel piazzale convinti di non essere visti.

Le relazioni di servizio dei carabinieri hanno documentato, in alcuni casi, che i rifiuti gettati abusivamente venivano pure dati alle fiamme aggravando il rischio per l'ambiente. A distanza di tre anni dall'indagine, la vicenda approda in aula per il processo.

Il pubblico ministero Paola Vetro ha chiesto 12 rinvii a giudizio. Le accuse sono di violazione della normativa in materia ambientale e, in un singolo caso, di ricettazione.

La richiesta di approfondimento dibattimentale è stata firmata per: Daniele Trameli, 35 anni, di Porto Empedocle; Andrea Salvatore Varsalona, 44 anni, di Agrigento; Giovanni Minio, 50 anni, di Porto Empedocle; Vincenza Virone, 63 anni, di Agrigento; Calogero Zambito, 54 anni, di Porto Empedocle; Francesco Adriani, 32 anni, di Porto Empedocle; Benedetto Catania, 50 anni, di Porto Empedocle; Giosuè Castelli, 52 anni, di Porto Empedocle; Venerina Cappello, 52 anni, di Agrigento; Francesco Brancato, 53 anni, di Agrigento; Francesco Sacco, 32 anni, di Porto Empedocle e Calogero Picarella, 35 anni, di Porto Empedocle.

L'udienza preliminare è stata fissata per il 14 settembre davanti al gup Stefano Zammuto. Gli imputati, attraverso i loro difensori (fra gli altri, gli avvocati Salvatore Pennica, Daniele Re, Luigi Troja, Barbara Garascia e Angelo Sutera) potranno chiedere il giudizio abbreviato o il patteggiamento. In caso contrario sarà il giudice a decidere se disporre il rinvio a giudizio. 

Il solo Trameli, oltre all'accusa di violazione ambientale contestata a tutti, è imputato di ricettazione in relazione al possesso di circa 100 chili di cavi di rame che sarebbe stato sorpreso a gettare e incendiare nell'area comunale.

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