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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Danneggiamenti, incendi rapina e tentato omicidio: undici empedoclini dal gup

L'inchiesta "Fermi tutti" approda in aula, alcuni imputati negli anni successivi all'operazione sono stati coinvolti in inchieste di mafia

Una richiesta di rinvio per “legittimo impedimento” dell’avvocato Carmelita Danile ha fatto slittare l’inizio dell’udienza preliminare scaturita dall’operazione "Fermi tutti" - eseguita dai poliziotti del commissariato di “Frontiera” e dagli agenti della squadra mobile - nei confronti dei presunti componenti di due bande rivali dedite a spaccio di droga, rapine e intimidazioni. Due gruppi di fuoco che avrebbero terrorizzato Porto Empedocle per un lungo periodo.

Ieri mattina doveva iniziare, a distanza di cinque anni e mezzo dal blitz, il procedimento a carico di undici imputati nei cui confronti il pubblico ministero Simona Faga ha chiesto il rinvio a giudizio. Ecco l’elenco: Francesco “Paolo” Tarantino, 32 anni, di Porto Empedocle; Francesco Capizzi, 53 anni, di Porto Empedocle; Giancarlo Buti, 30 anni, di Porto Empedocle; Giuseppe Romeo, 26 anni, di Porto Empedocle; Salvatore Lombardo, 39 anni, di Porto Empedocle; Paolo Mendola, 40 anni, di Agrigento, residente a Porto Empedocle; James Burgio, 26 anni, di Porto Empedocle; Carmelo Burgio, inteso “Flavio” 28 anni, di Porto Empedocle; Stefano Albanese, 40 anni, di Porto Empedocle, Francesca Paola Montesano, 34 anni e Gaetano Massei, 29 anni, entrambi di Palermo. Il giudice dell’udienza preliminare Stefano Zammuto, dopo avere dato atto della richiesta di differimento di uno dei difensori (nel collegio, fra gli altri, anche gli avvocati Giuseppe Barba, Antonino Gaziano, Giovanni Castronovo, Alfonso Neri e Silvio Miceli), ha disposto un rinvio dell’udienza di sette giorni. 

Le accuse contestate agli imputati sono di detenzione e porto illegale di armi da sparo, fabbricazione e trasporto in luogo pubblico di bottiglie incendiarie, danneggiamento, minacce aggravate, rapina, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e altro ancora. Le indagini della polizia, inoltre, avrebbero consentito di fare luce su una serie di episodi intimidatori che si sono verificati a Porto Empedocle e pure su un tentato omicidio. 

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