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Cronaca Porto Empedocle

Raccolta dei rifiuti ferma: l'impresa scrive a sindaco, prefetto e procuratore

In città, intanto, è assoluta emergenza. La Realmarina: "La situazione finanziaria ha portato al ritardo"

Non si intravede una via d'uscita a breve termine, per la vertenza legata al comparto rifiuti a Porto Empedocle. Da un lato, ci sono gli operatori ecologici con mesi di stipendi arretrati e le imprese che vantano crediti su crediti dal Comune per servizi già resi. Dall'altro, c'è il Municipio empedoclino sempre più in affanno dal punto di vista economico-finanziario e in mezzo ci sono i cittadini che ormai vivono tra i rifiuti, compresi quelli del mercato infrasettimanale di giovedì che non è stato revocato.

Non hanno incassato gli stipendi, sciopero "selvaggio" degli operatori ecologici

Soluzioni all'orizzonte non se ne intravedono e si naviga sostanzialmente a vista e tra la spazzatura. Dal canto loro, la società "Realmarina", che ha in appalto il servizio di raccolta differenziata a Porto Empedocle, ha scritto al sindaco Ida Carmina, al prefetto Nicola Diomede e alla Procura della Repubblica di Agrigento per spiegare, nel dettaglio, quella che è la situazione economico-finanziaria che ha portato al ritardo nel pagamento degli stipendi agli operatori ecologici che da qualche giorno hanno deciso - arbitrariamente, ossia senza uno sciopero concordatoe proclamato - di non lavorare.

“In primo luogo – si legge nella nota di 'Realmarina' – chiariamo al sindaco Ida Carmina che il raggruppamento temporaneo di imprese e per esso la consortile 'Realmarina', effettua i servizi al Comune di Porto Empedocle e non, come dallo stesso sindaco Carmina lasciato intendere nelle ultime recenti dichiarazioni, ad una amministrazione piuttosto che ad un’altra. Ad oggi il Comune di Porto Empedocle ha usufruito per l’anno 2017 di servizi per dieci mesi, pagando, solo nel mese di settembre 2017,  le mensilità di gennaio e febbraio 2017. Sbandierare di avere pagato ingenti somme e chiedere dove sono andati a finire, lascia trasparire una scarsa conoscenza su cosa significa gestire un servizio così costoso, come più volte ribadito da questa amministrazione”.

Per attivare i servizi della raccolta rifiuti, sono state impegnate, dalle imprese del raggruppamento, risorse per oltre 2 milioni di euro.

“Per continuare  a garantire i servizi – continua la Realmarina - ad oggi, è stato necessario pagare senza ritardo i contributi Ins ed Inail anche per gli stipendi non erogati ai lavoratori, pagare alle finanziarie le rate dei lavoratori, anche per le mensilità non erogate e anticipare almeno una mensilità ai lavoratori rispetto ai canoni non riscossi dal raggruppamento di imprese. Inoltre pagare le rate dei leasing dei mezzi e delle attrezzature, pagare il carburante, pagare tutti i costi di manutenzione, pagare tasse ed imposte, affrontare i costi amministrativi e di officina. Senza questi adempimenti i servizi non possono essere resi”.

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