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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Porto Empedocle

Dopo le proteste e i raid vandalici, il centro di accoglienza potrebbe cambiare sede

A dichiararlo, davanti al sindaco Ida Carmina ed il prefetto Nicola Diomede, è il proprietario della cooperativa "Il Delfino" che gestirà la struttura

Il tanto contestato centro d’accoglienza a due passi della via Roma a Porta Empedocle potrebbe cambiare sede. Ad annunciarlo è il sindaco Ida Carmina, che ha voluto incontrare, insieme con i vertici della cooperativa “Il Delfino”, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, dopo gli atti vandalici e le proteste. Dopo l’incontro, il proprietario della cooperativa si è quindi detto disponibile a cambiare sede del centro d’accoglienza, accogliendo quindi la protesta del sindaco che sin dal primo giorno si è detto contrario al centro d’accoglienza a pochi passi dal centro, in una situazione che nei giorni scorsi si è infiammata con atti vandalici perpetrati nei confronti del centro, ma anche del portavoce dei commercianti, Alfonso Lazzara.

“Voglio chiarire le polemiche che sono sorte prima del 14 agosto – spiega il sindaco in un video - io prima di Ferragosto avevo ricevuto rassicurazioni dal prefetto che questo centro non sarebbe stato utilizzato, invece il 14 senza preavviso, sono stati portati nel centro con un vero e proprio il blitz. La responsabilità sull’apertura del centro va ripartita equamente dal comune, come organo tecnico, e all’ufficiale sanitario che ha rilasciato parere favorevole alla struttura, dal punto di vista sanitario. Oggi – continua Ida Carmina - si stanno dicendo tante cose, io non ho mai voluto la struttura e non ho dato alcun parere in merito. Il sistema statale è fatto in modo che i sindaci non riescano ad esprimere alcun parere. Quella di Porto Empedocle è un’economia in disastro e mai avrei fatto una cosa del genere”.

Il primo cittadino di Porto Empedocle parla anche dei presunti pericoli che potrebbe comportare il centro in uno stabile unito con altre case e con degli esercizi commerciali: “Questo centro insiste in un edificio unico che vede la presenza di un cinema, di un bar, di una lavanderia, di un deposito di olii, ragion per cui un incendio potrebbe propagarsi nel centro, determinando un gravissimo pericolo per i minori e per i cittadini”.

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