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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Massacrato dopo irruzione nel magazzino della pescheria, 4 condanne

Due anni ai presunti aggressori: assolto, invece, il pregiudicato Libertino Vasile Cozzo dall'accusa di avere organizzato la spedizione punitiva con una pistola

Due anni di reclusione ciascuno ai quattro componenti della famiglia Freddoneve, che avrebbero brutalmente massacrato il pregiudicato empedoclino Libertino Vasile Cozzo che aveva fatto irruzione, durante la notte, nel loro magazzino adibito a deposito del pesce.

Assolto, invece, lo stesso Vasile Cozzo, accusato di averli minacciati con una pistola. La sentenza è stata emessa dal giudice Alfonso Pinto. Il 44enne, secondo l'ipotesi iniziale della Procura che non ha retto al vaglio del processo, sarebbe andato con una pistola clandestina nel deposito di pesce dove avrebbe dovuto consumare una vendetta per non meglio precisati motivi di astio. 

In realtà i rivali lo avrebbero accerchiato con un bastone picchiandolo selvaggiamente alla testa, al volto e fratturandogli una gamba. "Se fosse stato armato - aveva detto l'avvocato Raimondo Tripodo durante la sua arringa- non si sarebbe fatto picchiare in quel modo". Il pubblico ministero Alfonsa Fiore, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati. Vasile Cozzo, nella circostanza, fu anche arrestato ma non fu subito messo a fuoco il ruolo dei suoi avversari.

Davanti al giudice monocratico Alfonso Pinto, erano imputati, oltre a Vasile Cozzo, i quattro pescivendoli – tre fratelli e un loro nipote - che lo avrebbero brutalmente picchiato. Si tratta di Stanislao Freddoneve, 51 anni; Giovanni Freddoneve, 26 anni, Gaspare Freddoneve, 43 anni e Carmelo Freddoneve, 57 anni. Per Vasile Cozzo l’accusa era di minaccia aggravata dall’uso dell’arma. I Freddoneve, assistiti dall’avvocato Salvatore Pennica, sono stati riconosciuti colpevoli di lesioni aggravate. 

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