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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Massacrata in hotel dal fidanzato, inserviente in aula: "E' andato via come se nulla fosse"

L'imputato 47enne è accusato di lesioni personali pluriaggravate, in aula il fattorino che trovò la donna sanguinante

"Sono entrato nella camera di albergo con il passepartout e ho trovato la donna in una pozza di sangue, distesa per terra con il volto sul pavimento. Abbiamo deciso di entrare perchè la cameriera e un ospite avevano sentito un forte trambusto". Il processo è quello a carico del quarantasettenne Giovanni Curaba, accusato di lesioni personali pluriaggravate per avere brutalmente picchiato, sostiene l'accusa, la compagna all'interno di una camera di albergo.

Un fattorino della struttura, rispondendo anche al giudice Giuseppe Miceli e al difensore dell'imputato, l'avvocato Fabio Inglima Modica, ha ricordato i soccorsi, scattati dopo la segnalazione di un maresciallo della Guardia di Finanza che alloggiava in quell'albergo e aveva sentito rumori provenire da quella camera.

La donna aveva una mandibola fratturata, il timpano rotto, ecchimosi sugli occhi e sulle orecchie, traumi al torace e alla gamba nonché due denti rotti e una costola fratturata. La compagna di Curaba, fuggito dopo il fatto, non ha mai sporto denuncia ma il reato è perseguibile di ufficio. La donna fu trasportata di urgenza all'ospedale Civico di Palermo che abbandonò prima di venire sottoposta a un delicato intervento chirurgico prescritto dai medici. 

L'inserviente dell'albergo ha aggiunto che "Curaba era stato visto allontanarsi come se nulla fosse". Si torna in aula il 13 aprile. 

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