Scoppia il diverbio e salta fuori la pistola che però si inceppa: arrestati marito e moglie
Alla sola donna è stata contestata la detenzione di arma clandestina, mentre all'uomo è stato contestato il tentato omicidio
Scoppia un diverbio - non è nemmeno chiaro per quale motivo - e un empedoclino estrae una pistola e prova, stando all'accusa, a sparare contro un commerciante. La "compatta" però si inceppa ripetutamente: ben 3 volte. Qualcuno, accorgendosi del gran trambusto e vedendo quell'uomo con una pistola in mano, immediatamente, senza neanche esitare un solo secondo, chiama i carabinieri. Militari dell'Arma della stazione di Porto Empedocle che, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, intervengono in maniera fulminea e bloccano l'uomo e la donna, marito e moglie, mentre stavano allontanandosi da via Garibaldi.
Scatta la perquisizione e nei pantaloni della donna - stando all'accusa formalizzata dai carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Agrigento - sarebbe stata ritrovata la pistola con il colpo in canna. Una pistola che sarebbe risultata essere clandestina. Tanto la donna quanto il marito vengono arrestati dai carabinieri.
I militari dell'Arma di Porto Empedocle hanno, immediatamente, cristallizzato l'accaduto e hanno raccolto le prime testimonianze dei presenti, fra i quali dei componenti delle forze dell'ordine. Per l'uomo - che ha già nominato quale suo legale di fiducia l'avvocato Luigi Troja - scatta un fermo di polizia giudiziaria, mentre la moglie - che ha invece designato l'avvocato Salvatore Pennica - viene arrestata in flagranza di reato. Alla sola donna è stata contestata la detenzione di arma clandestina, mentre all'uomo è stato contestato il tentato omicidio.
A finire nei guai sono stati gli incensurati empedoclini: Vincenzo Filippazzo di 47 anni e la moglie.
Il quarantasettenne è stato portato alla casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo", mentre la moglie è stata posta ai domiciliari.