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Giovedì, 25 Aprile 2024
Controlli / Porto Empedocle

Scala, tettoia e gabbia per cani: scoperti nuovi casi di abusivismo edilizio ... anche su suolo pubblico

Il Comune ha già firmato diffide alla demolizione e al ripristino dei luoghi, concedendo 10 e 30 giorni di tempo. Accertata l'eventuale inottemperanza, sarà il Municipio a sostituirsi e a procedere in danno dei responsabili

In via Cristoforo Colombo hanno trovato una gabbia per cani di 1,70 per 1,60 metri, alta: 2,80 metri. Ma anche una scala d'accesso al balcone dell'immobile che è al piano rialzato. In via Garibaldi invece è stata accertata la chiusura di una porzione di terrazzo con una tettoia. Nel primo caso, l'occupazione abusiva di suolo comunale è stata di circa 5 metri. Nel secondo, invece, di ben 48 metri. Nelle ultime settimane, i carabinieri della stazione di Porto Empedocle - che sono coordinati dal comando compagnia di Agrigento - assieme ai funzionari dell'ufficio tecnico e alla polizia municipale sono tornati ad intensificare i controlli contro l'abusivismo edilizio. E nel giro di pochissimo sono stati accertati i due nuovi casi. 

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Per via Cristoforo Colombo è stata già firmata una diffida alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dei luoghi. L'empedoclino responsabile dovrà procedere entro 10 giorni. In caso contrario, le operazioni verranno fatte - in suo danno - dal Comune. Trenta i giorni concessi invece per l'abuso edile di via Garibaldi. E anche in questo caso, accertata l'eventuale inottemperanza, sarà il Comune a sostituirsi e a procedere al ripristino dei luoghi, salvo poi tentare di recuperare le spese sostenute. 

Nonostante le molteplici e differenti incombenze, sia i carabinieri che gli agenti della polizia municipale continuano - a Porto Empedocle - a tenere gli occhi ben focalizzati su tutto il territorio comunale proprio per evitare, e se dal caso reprimere, abusi di questo genere. Lo scorso anno, e fu uno dei casi più eclatanti per quanto riguarda la città marinara, i militari dell'Arma scovarono un cantiere edile - senza alcuna concessione - per trasformare un magazzino del centro di Porto Empedocle in un'autocarrozzeria. Quattro le persone, tutte di Porto Empedocle, che vennero denunciate alla Procura di Agrigento. Due dei tre operai trovati al lavoro percepivano anche il reddito di cittadinanza e dunque oltre che per abusivismo edilizio vennero deferiti anche di truffa ai danni dello Stato. 

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