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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Porto Empedocle

"Non ha contribuito alle spese di assistenza dei disabili": Asp condannata a pagare oltre un milione di euro al Comune

Il giudice stabilisce l'obbligo di concorrere al 40 per cento "al netto di quanto percepito a titolo di contributo pubblico dalla Regione Sicilia e di quanto versato direttamente dagli utenti"

Oltre un milione di euro al Comune di Porto Empedocle per non avere contribuito a finanziare le prestazioni di inserimento obbligatorio di disabili psichici nelle comunità. E' il pagamento dovuto dall'Azienda sanitaria provinciale al Comune di Porto Empedocle.

La sentenza è stata emessa dal giudice Enrico Legnini della sezione civile del tribunale di Agrigento. In particolare è stato disposto il pagamento in favore del Comune di 887.322 euro a titolo di "concorso al finanziamento delle prestazioni di inserimento obbligatorio dei soggetti affetti da disabilità psichica presso gli istituti-comunità alloggio per le annualità 2009-2017".

In particolare l’Asp dovrà concorrere, secondo quanto stabilito dal giudice, nella misura del 40 per cento. "La domanda dell’ente comunale - scrive il giudice - deve pertanto trovare accoglimento nei limiti del 40 per cento delle somme effettivamente erogate e dunque per la somma complessiva di 887.322 euro pari al 40 per cento dell’importo versato dal comune di Porto Empedocle per la remunerazione del servizio, al netto di quanto percepito a titolo di contributo pubblico dalla Regione Sicilia e di quanto versato direttamente dagli utenti destinatari delle prestazioni".

Il tribunale ha, inoltre, stabilito che l'Asp dovrà concorrere al finanziamento delle prestazioni di inserimento obbligatorio dei "soggetti affetti da disabilità psichica presso gli istituti-comunità alloggio per la somma ulteriore di 401.997 euro per le annualità 2015, 2016 e 2017".

L'avvocato Irene Eballi, difensore del Comune di Porto Empedocle, commenta: "Si tratta di spese onerose che, per troppi anni ed in violazione delle norme di legge vigenti, sono state esclusivamente sostenute dal Comune. Il tribunale ha accolto le richieste formulate dal difensore dell'ente chiarendo definitivamente che per le prestazioni rivolte ai soggetti affetti da disabilità psichica accolti in strutture residenziali, sussista un concorrente obbligo di lege in capo all'Asp che da ora in avanti non potrà più ignorare". 

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