"Bilanci gonfiati al Comune di Porto Empedocle", chiesto il rinvio a giudizio per Firetto e altri 6 indagati
Quattro le ipotesi di falso in atto pubblico che vengono contestate all'ex sindaco e si riferiscono alle attestazioni per occultare - secondo l'accusa - un buco di circa 3 milioni di euro, evitando di incappare nelle sanzioni previste dalla legge per gli enti che non rispettano il Patto di stabilità
Il pm Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Agrigento, nonché ex capo dell'amministrazione di Porto Empedocle, Lillo Firetto e per altri sei indagati. L'inchiesta è quella sui bilanci "gonfiati" al Comune di Porto Empedocle. Nella lista degli indagati - per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio - c'è anche l’ex responsabile dei Servizi finanziari del Municipio empedoclino Salvatore Alesci e 5 dei 6 revisori dei conti che si sono alternati fra il 2011 e il 2014: Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca ed Ezio Veneziano.
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Il pm non ha chiesto, invece, nessun rinvio a giudizio per Ennio Saeva: pure lui si alternò fra i revisori dei conti.
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Sono quattro le ipotesi di falso in atto pubblico che vengono contestate all'ex sindaco Firetto e si riferiscono alle attestazioni fatte nei bilanci che, in sostanza, sarebbero stati “gonfiati” per fare in modo che venisse occultato un buco di circa 3 milioni di euro, evitando di incappare nelle sanzioni previste dalla legge per i Comuni che non rispettano il Patto di stabilità. La certificazione venne redatta anche dai commercialisti che, appunto, hanno composto, fra il 2011 e il 2014, i collegi dei revisori dei conti. Il collegio di difesa è composto dagli avvocati Angelo Farruggia, Barbara Garascia, Salvatore Virgone, Antonino Gaziano, Vincenza Gaziano, Davide Lo Presti e Giovanni Gallo Afflitto. L'udienza si terra il 29 gennaio davanti al gup Alessandra Vella.
"La presunta violazione del Patto di stabilità è una contestazione identica, anche nelle virgole, a quella che i giudici della Corte dei conti hanno già chiarito con una sentenza ampiamente assolutoria e definitiva - ha commentato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - . Una sentenza che ha comportato anche il diritto al rimborso delle spese legali nei miei confronti e dell'allora dirigente degli Affari finanziari".
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Su questo stesso caso, la Corte dei conti si è pronunciata, con più sentenze d'assoluzioni, su Lillo Firetto e sull'ex responsabile dei Servizi finanziari Salvatore Alesci. Domani, intanto, alla prima sezione del tribunale si terrà il riesame bis dell'inchiesta sul castello di Joppolo Giancaxio.