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Cronaca Porto Empedocle

"Mi ha investito con l'auto ed è scappata", per vendicare accusa di stalking si inventa agguato: a giudizio

Il cinquantanovenne Ignazio Filippazzo finisce a processo per calunnia: aveva accusato la donna di averlo investito con la vettura

"Mi ha investito con la sua auto, mi ha scaraventato a terra ed è scappata". L'empedoclino Ignazio Filippazzo, 59 anni, con alle spalle una lunga serie di vicissitudini giudiziarie, finisce a processo per calunnia.

Il gup Luisa Turco ha deciso il suo rinvio a giudizio a distanza di sette anni dalla denuncia - ritenuta del tutto infondata - con cui avrebbe cercato di fare finire nei guai l'ex compagna con la quale si era instaurata una lunghissima serie di contenziosi di varia natura.

Filippazzo, che ha nominato come difensore l'avvocato Luigi Troja, aveva presentato una querela ai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle, il 22 luglio del 2013, con la quale raccontava di essere stato investito volontariamente da un'auto guidata dalla donna che, in quel periodo, lo aveva denunciato per stalking e altri reati.

La polizia, indagando sull'episodio, arrivò alla conclusione che si era trattato di un'invenzione. In sostanza il cinquantottenne l'avrebbe accusata falsamente, sapendola innocente, per sviare la giustizia e farla finire a processo vendicandosi in questo modo delle denunce che gli erano state indirizzate dalla donna per altri fatti.

Accuse che sarebbero state ribadite, nelle settimane successive, con un'integrazione di denuncia in cui ribadiva e precisava ulteriormente la vicenda. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 15 dicembre davanti al giudice Giuseppa Zampino.

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