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Cronaca Porto Empedocle

"Avevano allestito tre centrali dello spaccio", parte processo per 26 imputati

La difesa: "Capi di imputazione generici e nulli, tutto da rifare". I giudici prendono tempo per la decisione

"Il processo è da rifare perchè i capi di imputazione sono del tutto generici e non consentono agli imputati, con l'attuale formulazione, la possibilità di difendersi": il processo scaturito dall'inchiesta "Supermarket" che ipotizza un vasto giro di droga a Porto Empedocle si apre con un'eccezione della difesa che, in caso di accoglimento, comporterà l'azzeramento di diversi capi di imputazione.

L'avvocato Rosario Fiore ha sollevato una questione, alla quale si sono associati altri colleghi (fra i quali gli avvocati Salvatore Collura, Calogero Santamaria, Francesco Turoni e Davide Casà) secondo la quale i capi di imputazione "essendo generici nella descrizione nella condotta" non consentirebbero una difesa adeguata e, quindi, si dovrebbero restituire gli atti al pm perchè li riformuli e istruisca un nuovo processo.

I giudici della prima sezione penale presieduta da Gianfranca Claudia Infantino (a latere Agata Anna Genna e Ornella Zelia Maimone) scioglieranno la riserva all'udienza del 26 marzo. Intanto sarà depennato dalla lista degli imputati, con l'acquisizione formale del certificato di morte, il nome del pescatore empedoclino Aristide Daino, morto annegato lo scorso 9 febbraio al porto di Porto Empedocle in circostanze ancora da chiarire. 

L'operazione antidroga “Supermarket”, eseguita dai poliziotti del commissariato “Frontiera” di Porto Empedoche, ha fatto scattare una mezza dozzina di misure cautelari dopo che il tribunale del riesame e la Cassazione hanno ribaltato la decisione del gip Alfonso Malato di rigettare gli arresti “perché i fatti erano troppo datati e non più attuali”.

Gli imputati sono: Andrea Amato, 47 anni, Rosario Amato, 29 anni, Emanuele Amato, 22 anni, Loredana Prisma, 43 anni, Giuseppe Baio, 38 anni, Antonio Sorce, 21 anni, Francesco Di Grado, 33 anni, Francesco Lucchi, 49 anni, Gerlando Di Gerlando, 22 anni, Alfonso Alongi, 33 anni, Stefano Filippazzo, 33 anni (latitante), Francesco Fratacci, 26 anni, Ernesto Giardina, 36 anni, Pierluigi Aleo, 28 anni, Ignazio Mendola, 33 anni, Pietro Sacco, 29 anni, Luigi Pulsiano, 23 anni, Antonio Sacco, 21 anni, Carmelo Albanese, 44 anni, Giuseppe Angarussa, 33 anni, Emanuel Lombardo, 25 anni, Federico Alaimo, 32 anni, Calogero Trameli, 33 anni, Luigi Formica, 23 anni, e Alfonso Tuttolomondo, 21 anni. Gli imputati, tutti empedoclini, secondo il pm Antonella Pandolfi che ha condotto l’inchiesta, avevano allestito tre centrali della droga in un bar di Porto Empedocle, in una villetta pubblica e in una casa privata.

L’indagine è partita nei primi giorni del 2014.

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