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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

L'agguato al porto empedoclino, la difesa chiede tempo per replicare al pm

La Procura aveva prodotto nuovi atti per ribadire la tesi del tentato omicidio smentita dal gip, nuovo rinvio di sette giorni

La difesa chiede un “termine congruo e superiore alle 48 ore per articolare delle prove di segno contrario visto che in ballo c’è un possibile arresto per tentato omicidio”. I giudici del tribunale del riesame concedono un’altra settimana agli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, legali di James Burgio, il ventiseienne fermato dalla squadra mobile due giorni dopo l'agguato al porto empedoclino del 21 luglio. Si torna in aula il 28 settembre. Il pm Elenia Manno, mercoledì mattina, al tribunale del riesame, ha prodotto nuovi documenti per tentare di rafforzare la tesi.

Per il gip non si trattò di tentato omicidio

L’udienza era stata fissata proprio per discutere il suo appello contro la decisione del gip Stefano Zammuto che, pur applicando la custodia in carcere per il pregiudicato, ha escluso sul piano indiziario le due ipotesi di reato più gravi, vale a dire il tentato omicidio. 

Secondo il giudice che ha emesso l'ordinanza, non si trattò di tentato omicidio perchè "ha sparato un solo colpo in direzione della gamba" all'indirizzo del pescatore trentenne Angelo Marino. In relazione al secondo episodio, quando Burgio avrebbe tentato di sparare all'indirizzo dell'armatore ventisettenne R.V., cugino di Marino, rimasto illeso per l'inceppamento dell'arma, il gip sottolinea che "non ci sono elementi che provino l'effettiva direzione dei colpi".

Sono stati depositati i verbali degli interrogatori, nelle veste di testimone, del chirurgo e dell’ortopedico che hanno operato Marino e delle due vittime. La difesa ha ottenuto altri sette giorni per replicare alle nuove prove. 
 

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