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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Porto Empedocle

L'agguato al porto, la Procura insiste: "Fu tentato omicidio"

Il pm Elenia Manno presenta appello al tribunale del riesame contro la decisione del gip Stefano Zammuto di non applicare la misura per il reato più grave

La Procura insiste: James Burgio, il ventiseienne fermato dalla squadra mobile due giorni dopo l'agguato al porto empedoclino del 21 luglio, ha sparato per uccidere e non per ferire il pescatore e l'armatore con cui aveva avuto un litigio. Il pm Elenia Manno ha presentato appello al tribunale del riesame contro la decisione del gip Stefano Zammuto che, pur applicando la custodia in carcere per il pregiudicato, ha escluso sul piano indiziario le due ipotesi di reato più gravi, vale a dire il tentato omicidio. 

Secondo il giudice che ha emesso l'ordinanza, non si trattò di tentato omicidio perchè "ha sparato un solo colpo in direzione della gamba" all'indirizzo del pescatore trentenne Angelo Marino.

Agguato al porto, ferito pescatore

In relazione al secondo episodio, quando Burgio avrebbe tentato di sparare all'indirizzo dell'armatore ventisettenne R.V., rimasto illeso per l'inceppamento dell'arma, il gip sottolinea che "non ci sono elementi che provino l'effettiva direzione dei colpi". In definitiva non ci sono gravi indizi di colpevolezza in relazione all'accusa di tentato omicidio. Il pm, adesso, chiede al tribunale del riesame di rivedere l'ordinanza per modificare questo aspetto. L'udienza è stata fissata per il 19 settembre. 

L'agguato sarebbe avvenuto per un banale litigio i cui contorni sono ancora da chiarire.

IL VIDEO. Gambizzato un uomo di 30 anni

Burgio, difeso dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, il 23 luglio, sapendo di essere braccato si è consegnato alla Questura. Per questo il gip non ha convalidato il fermo, disposto dalla stessa Procura, ritenendo che non vi potesse essere alcun pericolo di fuga.

L'agguato al porto, per il gip non fu tentato omicidio

L'ordinanza cautelare in carcere è stata, comunque, applicata per i reati di lesioni aggravate, porto e detenzione illegale di arma. I difensori, invece, chiederanno al tribunale del riesame di annullare l'intero provvedimento.  

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