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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Chiedono l'alloggio popolare e si scagliano contro il sindaco: scoppia il caos in Comune

Solo dopo l'intervento della polizia municipale e degli agenti del commissariato “Frontiera” è tornata la calma. L'assessore: "I continui attacchi sui social contribuiscono ad esacerbare l’esasperazione di tanti cittadini”

Chiedevano, e con urgenza, l’assegnazione di una casa popolare perché hanno un bambino disabile. Speravano, ieri mattina, di riuscire ad incontrare il sindaco Ida Carmina. Un amministratore che non si è mai sottratto a ricevere i concittadini, ma ieri il sindaco di Porto Empedocle aveva impegni pregressi e improrogabili. Era mezzogiorno circa, ieri, quando al palazzo di città di Porto Empedocle è scoppiato il caos.

La coppia è andata in escandescenze e, in Municipio, si sono registrate urla ed accuse nei confronti del primo cittadino. A tenere a distanza l’uomo – un quarantenne – sono stati il portiere del Comune e l’autista dello stesso sindaco. Di fatto, s’è temuto che si potesse passare da un’aggressione verbale ad una fisica. Sono sopraggiunti però, e in maniera tempestiva, gli agenti della polizia municipale e i poliziotti del commissariato “Frontiera”. E’ stata, grazie al loro intervento, riportata la calma. Ma i momenti precedenti sono stati veramente d’alta tensione, secondo i ben informati del Municipio. Il Comune di Porto Empedocle non ha case popolari disponibili e con l’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 ci sono anche delle difficoltà nella gestione dei disabili.

“Queste situazioni vengono aggravate dai continui attacchi, sui social, da una pseudo opposizione che più che opposizione sta facendo opera di linciaggio morale e di aggressione verbale al sindaco di Porto Empedocle – ha dichiarato l’assessore comunale Calogero Conigliaro - . Gli attacchi mediatici contribuiscono ad esacerbare l’esasperazione di tanti cittadini”. Al sindaco di Porto Empedocle, che è del Movimento Cinque Stelle, nei giorni scorsi, è arrivata anche la solidarietà – proprio per i continui attacchi subiti sui social – da un comitato giovanile di Italia Viva di Agrigento. “Io non la conosco e sono distante dalle sue idee politiche – ha scritto, sempre sui social, Giorgio Bongiorno – ma desidero manifestarle tutta la mia solidarietà perché lei sta svolgendo con grande dedizione una funzione così delicata, difficile e con una sovraesposizione della sua persona ai facili attacchi di chi ha una concezione della politica assolutamente diversa dalla mia”.

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