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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Pontile comunale senza autorizzazione, denunciato il sindaco di Agrigento

La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, oltre al primo cittadino Marco Zambuto, ha anche deferito all'autorità giudiziaria il dirigente del settore VI Ufficio patrimonio del Comune di Agrigento. I reati ipotizzati sono quelli di abusiva occupazione di spazio demaniale, occupazione e innovazione abusiva

La Capitaneria di porto di Porto Empedocle ha sequestrato il pontile e la relativa area asservita con box di proprietà del Comune di Agrigento, nel porticciolo turistico di San Leone. Sono state inoltre poste sotto sequestro 3 imbarcazioni da diporto trovate ormeggiate abusivamente presso il pontile. 

La Capitaneria ha anche denunciato alla Procura della Repubblica il sindaco Marco Zambuto e il dirigente del settore VI Ufficio patrimonio del Comune di Agrigento, l'architetto Carlo Bertolino. I reati ipotizzati sono quelli di abusiva occupazione di spazio demaniale, occupazione e innovazione abusiva. Il Comune di Agrigento risulta, infatti, privo di qualsivoglia titolo di concessione in corso di validità sia per lo specchio acqueo dove insiste il pontile galleggiante, che per  l’area asservita dove è ubicato il box. 

LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA. Lo specchio acqueo e l’area asservita in banchina nel porticciolo turistico di San Leone era stato assentito in concessione con licenza a favore del sindaco pro tempore del Comune di Agrigento, da parte dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente. Per tale concessione il Comune versava un canone ricognitorio annuo, pari a un decimo del dovuto, in quanto la struttura doveva essere destinata ad uso pubblico. La concessione è stata rinnovata fino al 2007 in quanto era stato accertato che l’Amministrazione comunale aveva Marco Zambuto, sindaco di Agrigentoaffidato la gestione a terzi, senza la necessaria autorizzazione, percependo ricavi. Successivamente, con delibera di Giunta, era stata manifestata la volontà di provvedere alla gestione diretta per cui, tenendo conto di quanto rappresentato dal Comune, l’Assessorato regionale ha ritenuto di autorizzare, in via eccezionale, la gestione al Comune per gli anni successivi e fino al 2010. Per l’anno 2011 l’Amministrazione comunale ha chiesto il rinnovo ma non ha mai provveduto ad integrare la documentazione richiesta dalla Capitaneria di Porto per la formalizzazione della Licenza di Concessione. Per questo motivo il Comune di Agrigento non ha alcun titolo per occupare lo specchio acqueo, da qui la violazione del Codice della Navigazione per abusiva occupazione di spazio demaniale, occupazione e innovazione abusiva.

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