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Cronaca

Val d'Akragas, è polemica: Casesa, "Addio alla Sagra del mandorlo"

Animata conferenza stampa del presidente del gruppo folk, Lello Casesa: "Noi, cacciati fuori dal teatro come se fossimo sovversivi. Non si può andare avanti con l'invidia". Poi attacca il sindaco: "Non ha alzato un dito"

Di certo non si può negare il successo che lo storico gruppo folcloristico "Val d'Akragas" ha riscosso in questa edizione della Sagra del mandorlo in fiore: lo spettacolo "I cinque continenti", svoltosi giovedì sera al teatro "Pirandello", ha fatto registrare quel sold out che in pochi forse riuscirebbero a fare. E sarebbe proprio questo il motivo, secondo il presidente del gruppo Lello Casesa, per il quale "gli altri presidenti dei gruppi agrigentini avrebbero caldeggiato la decisione di non fare esibire il Val d'Akragas allo spettacolo conclusivo di domenica pomeriggio". 

E' un Lello Casesa per certi versi insolito, infuriato, che alza la voce: "Dopo questo episodio noi diciamo addio alla Sagra, almeno fin quando non cambieranno queste logiche e andranno via certi personaggi. Non si può continuare ad andare avanti con l'invidia" ha detto nel corso della conferenza stampa convocata stamani all'hotel della Valle, ad Agrigento.

Polemiche post Sagra, la conferenza di Lello Casesa

L'esibizione del Val d'Akragas, che secondo la scaletta avrebbe dovuto aprire lo spettacolo conclusivo con un ballo di tre minuti e quindici secondi, è saltata. "Una decisione che ci ha mortificato – ha detto Casesa – dinnanzi alla quale il sindaco non ha mosso un dito". La scelta sarebbe stata presa dal direttore organizzativo della 68esima Sagra del mandorlo, il dirigente comunale Gaetano Di Giovanni. "Un burocrate incaricato dal sindaco per fare il direttore artistico. Lui è stato per certi versi convinto dagli altri presidenti dei gruppi agrigentini" ha continuato il presidente del gruppo folk che quest'anno festeggia i sessant'anni dalla fondazione

"Dopo aver saputo che la nostra esibizione non era gradita – ha continuato Casesa – siamo stati anche invitati ad andare via, a lasciare il teatro. Capite bene come mi possa sentire. E' stata un'offesa alla dignità del gruppo, un gruppo che appartiene alla città. Di Giovanni mi ha invitato ad uscire, come se fossimo dei sovversivi. E' la solita storia, le solite polemiche che tornano puntuali ogni qual volta il Val d'Akragas decide di fare qualcosa" ha concluso Lello Casesa.

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