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Operazione "Stipendi spezzati" / Favara

"Cavallo di ritorno" sulle buste paga dei dipendenti? Si sblocca il processo

I presidenti delle due sezioni penali sono incompatibili: sarà il magistrato a capo dell'ufficio civile Marco Salvatori a celebrare il dibattimento a carico di tre imputati fra i quali Maria "Giusi" Barba, la vedova dell'imprenditore Salvatore Lupo ucciso in un bar il pomeriggio di Ferragosto del 2021

Entrambi i presidenti delle sezioni penali e molti giudici dei due uffici sono incompatibili: il processo a carico di tre imputati dell'inchiesta "Stipendi spezzati", che ipotizzava un collaudato sistema di “pizzo” sulla busta paga dei dipendenti di una cooperativa di Licata che gestiva delle comunità per disabili psichici, si celebrerà davanti al presidente della sezione civile del tribunale che sarà a capo del collegio.

Il fascicolo è stato "rimbalzato" da una sezione all'altra ma sia il giudice Alfonso Malato che la collega Wilma Angela Mazzara non potevano celebrare il dibattimento perchè si sono occupati del procedimento e di un altro connesso in fase cautelare. La soluzione trovata, adesso, è quella di prendere in "prestito" il presidente della sezione civile che ha alle spalle, peraltro, una vasta esperienza di processi penali. 

I dipendenti della coop Suami, secondo quanto ipotizza l'accusa, avrebbero accettato il sistema del “cavallo di ritorno” per evitare il licenziamento. L’operazione “Stipendi spezzati” è stata eseguita nel 2017 dai carabinieri di Licata. Sotto accusa erano finiti Salvatore Lupo, 45 anni, di Favara, amministratore unico della cooperativa Suami che gestisce una comunità per disabili psichici ucciso il giorno di Ferragosto del 2021 in un bar di Favara. Sul banco degli imputati siedono Maria Barba, detta Giusy, 40 anni, ex moglie di Lupo, ritenuta la responsabile di fatto delle due sedi operative della struttura; Caterina Federico, 38 anni, di Licata, presunta responsabile di fatto dal 2008 al 2016 di una delle sedi operative della cooperativa e Veronica Sutera Sardo, 34 anni, di Agrigento, assistente sociale delle cooperative. 

La coop Suami, in passato, è stata anche al centro di un presunto caso di maltrattamenti ancora al vaglio del tribunale. Si torna in aula il 17 aprile.

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