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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lo scandalo

"Da tre anni aspetto una lapide su cui piangere mio padre": la denuncia di una cittadina a Piano Gatta

La salma è al momento al 35esimo posto in graduatoria, in attesa di una sepoltura definitiva, ma l'emergenza loculi non lo consente

"Da tre anni attendo che mio padre possa riposare in pace e io possa avere una lapide su cui piangerlo. Oggi è ospitato in una cappella privata ancora in costruzione requisita dal Comune, tra guano di uccelli e degrado".

E' una denuncia forte quella che una cittadina agrigentina ha affidato ad Agrigentonotizie.it: un caso simile a tanti altri, nel cimitero di Piano Gatta dove sono diverse decine le salme che appunto attendono una sepoltura definitiva, con le graduatorie che non scorrono, o scorrono davvero lentamente: l'Ente ha infatti innanzitutto dovuto fare i conti con le salme che continuavano (e continueranno) ad accumularsi nei depositi.

A febbraio 2023 il sindaco ha firmato una nuova ordinanza di proroga dell'occupazione straordinaria e della possibilità per i cittadini di concedere spazi a persone non facenti parte del nucleo familiare. Questo per fronteggiare un accumulo di bare insepolte che "può costituire un problema sanitario di potenziale pericolo per la pubblica incolumità, anche in considerazione del fatto che il numero delle salme aumenterà in attesa della realizzazione di nuovi loculi".

Una situazione che, appunto, potrebbe sbloccarsi solo nel caso in cui l'Ente proceda a costruire nuovi spazi o - come appare più probabile - affidi la gestione del cimitero ad un nuovo privato.

Nel frattempo però tutto rimarrà nei fatti immutato o quasi.

"Nella mia situazione - conclude l'agrigentina - si trovano decine e decine di altre famiglie che hanno ormai letteralmente perso le speranze perché questa situazione possa essere risolta. Anche gli organismi politici, sollecitati su questo e altri casi identici, sembrano non sapere che presci prendere".

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