"Turni di lavoro massacranti e diritti negati": polizia penitenziaria in stato di agitazione
I sindacati di categoria lamentano una serie di criticità che riguardano la gestione della struttura e a cui sarebbe sottoposto il personale
"Organizzazione del lavoro fallimentare”, è questa la pesante denuncia della federazione sindacati autonomi di Polizia Penitenziaria che ha indetto lo stato di agitazione del personale in servizio presso la casa circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento.
Le criticità riscontrate dall’organizzazione sindacale nel carcere di contrada Petrusa sono varie. Le carenze d’organico, secondo quanto emerge dalle denunce dei sindacalisti, costringono i pochi agenti ad effettuare turnazioni di lavoro estenuanti e, in alcune circostanze, alla negazione per determinate fasce di personale, di alcuni diritti previsti. Tra questi, l’esonero dei servizi di vigilanza e osservazione di cui dovrebbe godere il personale femminile con figli di età minore ai tre anni.
Lo stato di agitazione, assicurano dai sindacati, potrebbe tramutarsi presto in azioni di protesta in caso di permanenza dello stato di criticità. Nei giorni scorsi, per affrontare le problematiche è stato richiesto un incontro del personale con la direzione del carcere e i vertici dell’amministrazione penitenziaria. Rimostranze che hanno indotto il provveditore regionale, Cinzia Calandrino, ad effettuare un sopralluogo nella casa circondariale agrigentina.