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Cronaca

Ponte "Petrusa", approvato il progetto di ricostruzione, via ai lavori

In questi giorni si era intervenuti sull'area di cantiere con alcuni primi interventi, ma solo adesso c'è il "via libera" dal Genio civile

E’ stato approvato dal Genio Civile il progetto esecutivo per la realizzazione del Ponte Petrusa, grazie al quale finalmente sarà riattivato il collegamento tra la città dei templi, la Ss.640 e la città di Favara. Da oggi, possono dunque essere concretamente avviati i lavori per la realizzazione delle strutture del ponte, già preceduti dalle opere di approntamento del cantiere iniziati in questi giorni dopo la consegna delle opere alla ditta aggiudicataria.

Ponte Petrusa, partiti i lavori di installazione del cantiere per la ricostruzione

“Sin dal mio insediamento - commenta il nuovo capo del Genio civile, l'architetto Rino La Mendola - ho riservato priorità assoluta allo snellimento delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni di competenza dell’Ufficio ed, in particolare, all’approvazione di progetti importanti per il riscatto sociale ed economico del territorio agrigentino. La ricostruzione del ponte traccerà un primo passo importante lungo un percorso per consentire alla città di Agrigento di uscire da quell’isolamento infrastrutturale determinato dalla demolizione dello stesso a cui si è aggiunta nel tempo la chiusura al traffico del viadotto 'Akragas' e della galleria 'Spinasanta'. Proseguendo lungo questo percorso - continua La Mendola - siamo già in contatto con i tecnici dell’Anas per affrontare concretamente il tema del viadotto Morandi, che costituisce un’importante arteria di collegamento della città di Agrigento con la parte occidentale del territorio provinciale. Sul tema, a giorni, potremo essere più precisi".

Via ai lavori sul ponte Petrusa, Firetto: "Non abbiamo ceduto dinnanzi alle difficoltà"

La Mendola, inoltre, rimarca l'intenzione del Genio Civile di completare, insieme al Dipartimento Regionale Tecnico, lo studio degli ipogei che attraversano il sottosuolo del centro storico della città, "con l’obiettivo - dice - di individuare le zone che manifestano segni di dissesto e che sono pertanto da consolidare. “Ciò - continua - potrebbe consentirci di mettere in sicurezza le costruzioni che sorgono sulle cavità del sottosuolo agrigentino e di riaprire, almeno per alcuni tratti, gli stessi ipogei ai turisti, trasformando così un problema in una nuova risorsa che, unitamente ai tanti lavori che si realizzeranno presto per riqualificare gli spazi pubblici della città antica, potrebbero attrarre i tanti turisti di transito che oggi visitano la valle e ripartono, che verrebbero così trasformati in turisti stanziali, portatori di interessi economici diffusi, fondamentali per l’economia agrigentina”.

Il Genio Civile è attivo anche per le emergenze idrogeologiche con cui devono fare i conti le amministrazioni locali, gran parte delle quali non dispongono delle risorse necessarie per realizzare interventi a tutela della pubblica incolumità. In tal senso il Genio civile sta già lavorando per la progettazione della regimentazione idraulica del fiume Verdura (per un totale di 5 milioni di euro).

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