"Pestaggio ai danni di un tassista per vendicare una denuncia", padre e figlio a giudizio
Rappresaglia con calci e pugni dopo avere ricevuto la citazione al processo per minacce. L'uomo riportò la frattura della mandibola
Rappresaglia a calci e pugni per vendicare una denuncia per minacce di cui era stata "promessa" la remissione. In realtà sarebbe stato un equivoco perchè la querela era stata già ritirata e la notifica sarebbe inviata per un errore. Vincenzo Interlici, 52 anni, e il figlio Pasquale, 25 anni, dopo avere ricevuto la citazione al processo per minacce andarono a trovare il tassista che aveva loro assicurato di avere ritirato la denuncia e lo avrebbero picchiato selvaggiamente con calci e pugni.
L'uomo riportò la frattura della mandibola e alcune ferite al volto e alle mani. L'episodio è avvenuto il 15 luglio del 2014. Il pm Matteo Delpini, adesso, ha disposto la citazione diretta a giudizio. Il processo inizierà il 18 settembre davanti al giudice Rossella Ferraro.
I due imputati, che hanno nominato come difensore l'avvocato Salvatore Cusumano, potranno scegliere anche l'abbreviato o il patteggiamento.