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Cronaca

" I pennelli a mare di San Leone inquinavano", il gup ammette tutti gli atti

La difesa aveva chiesto l'estromissione di alcuni documenti "perché confluivano da altri fascicoli". Sette gli imputati fra vertici di Girgenti Acque e dell'Ato idrico

Gli atti dell’udienza preliminare sono tutti utilizzabili e il processo può andare avanti: il gup Alessandra Vella, ieri mattina, ha sciolto la riserva ed emesso l’ordinanza con la quale rigetta la richiesta dell’avvocato Lillo Fiorello, difensore dell’imprenditore Marco Campione, uno dei principali imputati - in tutto sette - dell’inchiesta sulle presunte irregolarità nella gestione della depurazione del mare di San Leone. All’udienza precedente il difensore aveva chiesto che venissero dichiarati inutilizzabili alcuni atti “perché confluiti da altri procedimenti”.

Il giudice aveva disposto un rinvio per esaminare il fascicolo e ieri è arrivata la decisione. Si torna in aula il 31 gennaio. L’udienza preliminare entrerà nel vivo con la scelta dei riti da parte dei difensori. I reati ipotizzati sono il danneggiamento, il getto pericoloso di materiali inquinanti, l’abuso d'ufficio, la truffa, la frode in pubbliche forniture e il falso. Gli imputati sono: Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, di Gravina di Catania, ex amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato nell'Agrigentino; Calogero Sala, 56 anni, direttore tecnico della Girgenti Acque, e Bernardo Barone, 64 anni, direttore generale dell' Ato idrico, entrambi di Agrigento.

Nella lista pure Pietro Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente tecnico dell'Ato idrico; Rita Vetro, 62 anni, titolare del laboratorio di analisi "BioEco analisi" convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, e Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori, entrambi di Favara.

La Procura contesta omissioni e irregolarità nella gestione del servizio che sarebbero stati consentiti dai vertici dell’Ato idrico – da lì l’accusa di abuso di ufficio – e nascosti attraverso la falsificazione delle analisi. 

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