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Cronaca

"Si appropriò dei soldi versati dai clienti", via libera a secondo processo per notaio

I giudici della seconda sezione penale: "Non sono gli stessi fatti per cui ha già patteggiato la condanna"

I fatti contestati dalla Procura non sono gli stessi per cui è stato già processato, patteggiando la pena. Dopo un lungo braccio di ferro sul punto, i giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara hanno rigettato la richiesta della difesa che chiedeva di non aprire neppure il dibattimento.

La vicenda è quella scaturita dall'inchiesta "bis" a carico del notaio Antonino Pusateri, 68 anni, accusato di peculato per avere sottratto 81.500 euro che i clienti, andati nel suo studio per registrare una serie di atti, gli avrebbero versato in quanto "responsabile di imposta". Il rinvio a giudizio risale allo scorso 6 dicembre e fu deciso dal giudice dell'udienza preliminare Francesco Provenzano. L’imputato, durante le indagini, si era difeso sostenendo che si trattasse degli stessi fatti per i quali aveva già patteggiato due anni di reclusione.

La Procura, invece, riteneva che fossero episodi ulteriori. I giudici, per mettere meglio a fuoco la vicenda, avevano anche ordinato l'esibizione di alcuni documenti. Alla fine la decisione è stata quella di procedere. Il difensore, l'avvocato Giuseppe Scozzari, ha quindi sollevato una nuova eccezione chiedendo di dichiarare nullo il decreto che dispone il giudizio perché i capi di imputazione sarebbero “estremamente generici e privi dei requisiti richiesti per potersi compiutamente difendere”. Sulla questione i giudici si pronunceranno il 20 ottobre.

Al centro del processo ci sono alcune somme che, secondo quanto sostiene l’accusa, non sono state mai versate all'Agenzia delle Entrate. Due presunte vittime degli "ammanchi" sono stati risarciti e hanno ritirato la costituzione di parte civile. Quello che potrebbe iniziare nelle prossime settimane è il secondo processo a carico del notaio che per sei anni, dal 2009 al 2014, con un meccanismo analogo si sarebbe appropriato di circa 2 milioni di euro.

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