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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ravanusa

"Intascava i soldi delle carte d'identità", gip: interdizione dal pubblico ufficio

L'arresto del dipendente del Comune di Ravanusa, Mario Seggio, è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Francesco Provenzano che ne ha disposto la liberazione. Per 12 mesi l'impiegato non potrà però occuparsi del servizio

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha convalidato l'arresto del dipendente del Comune di Ravanusa, Mario Seggio, arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri con l'accusa di peculato e malversazione in danno di privati. A carico del 54enne il gip ha applicato la misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio. Per 12 mesi, in sostanza, non potrà essere funzionario del Municipio di Ravanusa. Il magistrato ha disposto, dunque, l'immediata liberazione dell'indagato. 

Sindaco "congela" l'impiegato comunale 

E' stata, di fatto, accolta la difesa dell'avvocato Ignazio Valenza junior - legale di fiducia di Seggio - che aveva chiesto l'immediata scarcerazione dell'indagato "perché non c'era alcuna esigenza cautelare". In sede di interrogatorio di convalida, l'indagato si è avvalso - è stata una strategia della difesa - della facoltà di non rispondere. 

Il pm Paola Vetro - adducendo il rischio di reiterazione di reati della specie - aveva chiesto la convalida dell'arresto e l'ordinanza di custodia domiciliare. "Appare senz'altro sussistente l'esigenza cautelare ravvisata dal pubblico ministero, atteso che l'indagato potrebbe continuare la sua attività criminale, vanificando l'intervento di prevenzione posto in essere con l'arresto  - ha scritto in merito il gip Francesco Provenzano - . Tenuto conto però che il reato ipotizzato è un reato proprio, posto in essere da un pubblico funzionario nell'esercizio di un pubblico servizio, la sospensione da quel servizio realizza Ia tutela invocata dal pm in quanto Seggio non potrà più svolgere Ia sua attività di ufficio facendo venir meno - ha proseguito il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento - il rapporto di occasionalità necessaria alla ulteriore perpetrazione di reati dello stesso tipo". Ecco perché, dunque, il gip ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio per dodici mesi. 

"Intascava i soldi delle carte di identità elettroniche", arrestato impiegato comunale

Seggio è accusato d'aver, nella sua qualità di responsabile dei servizi demografici del Comune di Ravanusa, incassato e trattenuto per sé le somme di denaro in contante che i cittadini pagavano per ottenere il rilascio della carta di identità in formato elettronico. L'attività investigativa preliminare posta in essere ha permesso di operare un riscontro incrociato, in base al quale mentre risultavano emesse ben 916 carte di identità elettroniche nel periodo gennaio 2019 - settembre 2019, da parte del ministero dell'Interno, per un pagamento previsto di tasse di rilascio pari a 21.000 euro, al Comune di Ravanusa che riceveva le richieste e poi le smistava al ministero dell'Interno per il rilascio della Cie, l'incasso registrato per il pagamento delle tasse relative era di soli 3.044,71 euro per il rilascio di 128 Cie e 4 carte di identità del vecchio tipo cartaceo.

IL VIDEO. Le telecamere hanno documentato i passaggi di denaro

Le persone ascoltate, durante la fase investigativa, avrebbero riferito d'aver pagato in contanti a Seggio - che aveva richiesto le somme a titolo di tassazione per il rilascio -  tra i 25 e i 28 euro, somme comunque superiori a quelle che l'amministrazione comunale aveva previsto, con apposita delibera, in 22,27 euro per rilascio di nuova Cie e 27,37 per rilascio di duplicato.


 

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