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Cronaca

Patto per il Sud, molti progetti sono ancora in alto mare

A confermarlo è il sito "Opencoesione" che monitora la spesa dei fondi europei e che rileva come larga parte dei cantieri siano ancora fermi

Patto per la Sicilia, secondo il Governo la quasi totalità dei cantieri finanziati non sarebbe ancora pienamente avviata. A riportare i dati è il sito on line "Opencoesione", il quale monitora l'uso dei fondi Europei.

Secondo questo, ad oggi su 65 progetti pubblicati oggi ne risulterebbero ben 63 “in corso”, dizione che contiene praticamente un qualunque stato di avanzamento. Prova ne è che tra i progetti ritenuti in fieri ci sono, ad esempio, il secondo stralcio degli interventi di consolidamento della zona est dell’abitato di Ravanusa (7milioni di lavori, pagamenti effettuati per soli 600 euro). Seguono, per importo, i lavori al mercato ortofrutticolo di Licata (6milioni di euro), il consolidamento di piazza Cairolia ad Aragona (4.645.268 euro) e il ripascimento artificiale della spiaggia di Eraclea Minoa (a fronte di oltre 4 milioni di interventi finanziari sono stati effettuati pagamenti per soli 9mila euro).

Insomma, a conti fatti i lavori sarebbero “in corso” secondo “Opencoesione” ma non sono effettivamente partiti in modo “operativo”, giacché non solo non sono stati messi su i cantieri, ma soprattutto non sono state trasferite le somme.

Se si allarga il campo di ricerca (quindi altri capitoli di finanziamento) viene fuori che stando al sito, ad oggi ci sono quasi 2 miliardi di investimenti pubblici dei quali però una parte significativa sono ancora in attesa di essere sfruttati. Infatti, solo il 19% del totale dei progetti risulta completato, mentre il 3% non è mai partito e il 77% risulta ancora in corso. Guardando ai numeri “secchi”, viene fuori però che su 5400 progetti in totale, quelli conclusi sono oltre 2900, mentre quelli in corso sono 1.389 e quelli non avviati 257.

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