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Cronaca Palma di Montechiaro

"Passavano il badge e poi andavano a spasso", 27 impiegati comunali dal gup

Il pm Alessandra Russo ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti, un anno e mezzo fa undici di loro furono sospesi dal servizio

Andavano al convegno sulla legalità durante l’orario di lavoro per cui erano regolarmente retribuiti. Oppure si allontavano per fare shopping o andare in chiesa per funerali e trigesimi. Prima però timbravano sempre il cartellino che attestava la loro presenza in ufficio, in modo che lo stipendio arrivasse regolarmente. Con queste accuse, per ventisette impiegati del Comune di Palma di Montechiaro, undici dei quali furono raggiunti da un provvedimento di sospensione dal servizio, è stato chiesto il rinvio a giudizio.

L’udienza preliminare, dopo il differimento di ieri mattina per l’assenza del gup Stefano Zammuto, inizierà il 24 aprile. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Alessandra Russo, è stata svolta sul campo dai carabinieri che avevano posizionato telecamere nascoste agli ingressi, dove si trova la macchinetta che legge i badge. Per undici impiegati del Comune, un anno e mezzo fa, era arrivata la sospensione dal servizio per un mese. Il provvedimento era stato emesso dal gip Alfonso Malato su richiesta dello stesso pm Russo. 

La lista finale degli imputati, che rischiano adesso il rinvio a giudizio, è di ventisette. Il provvedimento interdittivo era stato deciso per Giuseppe Bellia, 63 anni, Matteo Bordino, 60 anni, Salvatore Castellino, 55 anni, Maria Collura, 55 anni, Salvatore Di Vincenzo, 53 anni, Rosa Maria Geluardi, 59 anni, Fabio Marino, 50 anni, Gioacchino Angelo Palermo, 58 anni, Anna Provenzani, 52 anni, Giuseppe Rumè, 61 anni, e Rosario Zarbo, 52 anni. Le accuse che hanno portato all’ordinanza, emessa come prevede la legge dopo un apposito interrogatorio, sono di truffa, peculato e false attestazioni commesse dal pubblico dipendente. Nella lista, adesso, si sono aggiunti anche: Giuseppe Amato, 51 anni; Grazia Arcadipane, 52 anni; Silvana Cancialosi, 53 anni; Casimiro Gaetano Castronovo, 51 anni; Renato Castronovo, 64 anni; Calogero Mario Di Caro, 59 anni; Concetta Maria Di Vincenzo, 49 anni; Ignazio Falsone, 67 anni; Vittorio Inguanta, 64 anni; Francesco Lo Nobile, 67 anni; Fabio Nicoletti, 54 anni; Giuseppe Calogero Petrucci, 56 anni; Rosario Salerno, 56 anni; Pino Scerra, 66 anni e Baldassare Zinnanti, 64 anni. I difensori (fra gli altri, gli avvocati Santo Lucia, Francesco Scopelliti, Antonino Gaziano, Enzo Caponnetto, Nicola Grillo e Domenico Romano) potranno chiedere l’abbreviato o il patteggiamento. In caso contrario sarà il gup a decidere se disporre il rinvio a giudizio. 

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