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L'intervento / Canicattì

Auto posteggiata male fa scoppiare il parapiglia: insulti, minacce di morte e aggressione

I due fratelli e il figlio di uno di questi si sono presentati in commissariato e hanno formalizzato una denuncia – per le ipotesi di reato di lesioni personali, minacce e violenza privata – nei confronti del vicino di casa

Posteggia l’auto attaccata al furgone, rendendo impossibile ai proprietari di quest’ultimo mezzo di poterlo spostare. Scoppia il parapiglia fra vicini di casa perché – stando alle accuse formalizzate – il proprietario dell’utilitaria non soltanto non avrebbe spostato la macchina, ma avrebbe iniziato a rispondere in malo modo, insultando e minacciando “di incendiare il furgone”.

Il proprietario della vettura, incontrando nell’androne del palazzo il figlio del vicino di casa, lo avrebbe aggredito, sbattendolo contro il portone e provocandogli ecchimosi e contusioni. A tentare di riportare la calma è stato il fratello del cinquantaquattrenne che ha però ricevuto pedate e minacce di morte: “Se ti vedo per strada – gli avrebbe urlato il proprietario della vettura – ti ammazzo”. Sul posto della baruffa è intervenuta una pattuglia del commissariato di Canicattì. Proprio il fratello dell’aggredito, circa 15 o 20 giorni dopo, incontrando per strada l’altro canicattinese si sarebbe ritrovato sulla sua carreggiata la macchina dell’uomo che, di fatto, aveva fatto, forse soltanto per intimorirlo, invasione di corsia.

I due fratelli e il figlio di uno di questi dopo quest’ennesimo fatto si sono convinti a presentarsi in commissariato e a formalizzare una denuncia – per le ipotesi di reato di lesioni personali, minacce e violenza privata – nei confronti del vicino di casa. Denuncia che i poliziotti di Canicattì hanno già inoltrato alla Procura della Repubblica di Agrigento. 

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