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Sabato, 20 Aprile 2024
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Parcheggiatore abusivo al "lavoro" sotto la Prefettura e non era neanche la prima volta: denunciato

Il trentaseienne disoccupato è stato bloccato, in piazza Aldo Moro appunto, e portato alla stazione dei carabinieri di Agrigento. A pochi passi praticamente

Se pensava di passare inosservato, mettendosi al “lavoro” nel piazzale antistante alla Prefettura, dinanzi al comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, si sbagliava. E pure di grosso, per come hanno dimostrato i fatti. Nella serata di venerdì, proprio i militari dell’Arma hanno accertato – ed era la seconda volta che accadeva, quindi con recidiva, - che il trentaseienne agrigentino si dava un gran da fare per fare posteggiare gli automobilisti. Chiedendo, naturalmente, l’obolo. E infastidendosi, anche pesantemente, quando qualcuno glielo rifiutava.

Il trentaseienne disoccupato è stato bloccato, in piazza Aldo Moro appunto, e portato alla stazione dei carabinieri di Agrigento. A pochi passi praticamente. Appurato che si stava occupando dell’attività, non autorizzata, di parcheggiatore e che risultava essere anche recidivo, l’agrigentino è stato denunciato alla Procura della Repubblica. I carabinieri gli hanno anche sequestrato il gruzzoletto che aveva racimolato: 24,50 euro. Soldi ritenuti provento dell’illecita attività.

Da quando la movida è riesplosa - quasi come se la pandemia da Covid fosse stata veramente cancellata – i posteggiatori abusivi sono tornati a piazzarsi nelle aree di parcheggio strategiche del centro cittadino. Ma non soltanto. Se ne vedono sistematicamente al lavoro, e non soltanto durante il week end, in piazza Vittorio Emanuele, in via Gioeni e in piazza Aldo Moro e a San Leone, fra il piazzale del porticciolo turistico e viale Delle Dune. E’ di fatto un pullulare di improvvisati parcheggiatori. Gente che pretende i soldi anche dopo che gli automobilisti hanno regolarmente pagato ed esposto il park card. Già nei mesi passati, uno degli agrigentini che è solito “lavorare” in centro finì nei guai. Chiedeva, anzi pretendeva con forza, l’obolo. E se qualcuno degli automobilisti si lagnava o si rifiutava di pagare, il cinquantottenne si innervosiva. A bloccarlo – e denunciarlo alla Procura della Repubblica per attività non autorizzata di parcheggiatore abusiva – furono, e non era neanche la prima volta, sempre i carabinieri. Ma anche la polizia, gli agenti delle Volanti nello specifico, nel corso del tempo, si sono dati un gran da fare per provare ad estirpare, o fronteggiare, il fenomeno.

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