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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Corbetta, agrigentino esce di prigione e spara all'ex complice

L'uomo ha raggiunto la vittima, tendendogli un agguato a Corbetta, davanti all'azienda edile in cui lavora la moglie, e sarebbe salito in auto sparandogli in faccia. Poi si è costituito al carcere di Opera

Appena scontati gli arresti domiciliari non c'ha pensato due volte a cercare vendetta: è andato dall'uomo di cui sarebbe stato complice in un traffico di droga e che secondo lui l'aveva fatto arrestare, e gli ha sparato almeno 2 colpi all'altezza del viso, riducendolo in fin di vita.

Si tratta di Paolo Leone, 62enne originario della provincia di Agrigento ma residente a Sedriano, nel Milanese. Dopo aver scontato una pena a 8 anni di carcere che da aprile a settembre è stata commutata nella misura degli arresti domiciliari, ha messo in atto il suo proposito.

L'uomo ha raggiunto la vittima, Giuseppe Lombardo, pugliese 62enne, tendendogli un agguato a Corbetta, davanti all'azienda edile in cui lavora la moglie, e sarebbe entrato in auto sparandogli in faccia. Poi si è costituito al carcere di Opera. Le sue parole ai carabinieri, secondo quanto riporta LaPresse, sono state: «Ho appena ammazzato uno a Corbetta», perché «sono andato in galera per colpa sua» .

I due, nel 2007 e 2010, erano stati coinvolti in indagini dei carabinieri di Milano sul traffico internazionale di cocaina. Leone, dopo i fatti del 2007, e l’arresto nel 2010 da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano era stato scarcerato nel maggio 2013, per essere poi riarrestato il 17 giugno dello stesso anno. Il 3 aprile di quest’anno è uscito dal carcere ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari, per poi essere scarcerato definitivamente a settembre. 

Lombardo si trova in pericolo di vita al Niguarda, ricoverato nel reparto di Neurorianimazione. Ha ferite da arma da fuoco sul volto e sul collo. Il bollettino medico riporterebbe un frattura dell'atlante, ovvero della prima vertebra cervicale, lacerazione della lingua, frattura del palato e una frattura mascellare. La prognosi è ancora riservata.

Agguato all'ex complice nel Milanese

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