"Tangente per continuare a lavorare al Comune", dirigente torna libero
Revocati gli arresti domiciliari dopo sei mesi e mezzo a Giuseppe Nigro, disposta l'interdizione ma il funzionario è stato licenziato
"Il reato può essere reiterato solo nell'esercizio delle funzioni di pubblico ufficiale ed avendo subito un licenziamento disciplinare non esiste più il rischio che ciò accada": il gup Francesco Provenzano, con queste motivazioni e con il parere contrario del pm, ha accolto la richiesta dell'avvocato Salvatore Manganello e ha revocato gli arresti domiciliari a Giuseppe Nigro, 48 anni, dirigente dell'ufficio Ambiente del Comune di Campobello, arrestato il 13 settembre con l'accusa di concussione. La misura è stata sostituita con l'interdizione dai pubblici uffici per un anno che, comunque, non ha effetti pratici proprio perchè non è più in servizio.
"Tangenti per continuare a lavorare al Comune", Nigro davanti al gup
Nigro, giovedì scorso, è comparso davanti allo stesso giudice per l'inizio del processo con rito abbreviato. Pochi giorni prima Francesco La Mendola, 48 anni, il funzionario che materialmente, secondo quanto è stato immortalato nelle immagini, avrebbe riscosso la tangente, ha patteggiato due anni e otto mesi di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici. La Mendola ha risarcito anche le vittime che lo avevano denunciato e fatto arrestare. E' stato lui a tirare in ballo Nigro che, invece, ha sempre negato le accuse.