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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

Tagliate le ruote dell'auto della polizia, scatta il rastrellamento: trovata droga e un covo

La risposta dello Stato è stata immediata. In una vecchia e disabitata residenza - ritenuta location privilegiata per nascondere materiale che scotta - sono stati trovati un pugnale, un passamontagna e una pistola finta

Due ruote tagliate. E’ questo che i poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro si sono ritrovati davanti agli occhi – e l’autovettura era quella di servizio – dopo che hanno finito di collocare e far avviare il braccialetto elettronico per un palmese sottoposto agli arresti domiciliari. Gli agenti si erano recati al Villaggio Giordano, quartiere popolare di Palma di Montechiaro, per far avviare, assieme ai tecnici della Telecom, il braccialetto elettronico previsto per Domenico Pace, trentatreenne, già arrestato a metà dello scorso febbraio, nell’ambito di un’inchiesta – della polizia di Stato – che era riuscita a documentare un giro di cocaina che da Palermo giungeva fino a Palma dove poi la “roba” sarebbe stata “piazzata” sull’illegale mercato dello spaccio. Cinque le misure cautelari che vennero, allora, eseguite a carico di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, dell’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Negli ultimi giorni, dunque, la collocazione del braccialetto elettronico per l’indagato. E poi, a margine delle operazioni di polizia giudiziaria, uscendo fuori dall'abitazione del trentatreenne, la scoperta del pesante – forse anche inquietante – danneggiamento dell’autovettura di servizio della polizia di Stato. I poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro hanno, naturalmente, avviato su un fronte di 360 grandi le indagini su questa intimidazione, ma la risposta – da parte dello Stato – è stata più che tempestiva.

Villaggio Giordano è stato letteralmente rastrellato con diversi controlli e i risultati non sono affatto mancati, anzi. Due persone – padre e figlio - sono state denunciate alla Procura, 10 mezzi – fra autovetture e camion – sono stati sequestrati e ad ogni proprietario è stata elevata una sanzione di 848 euro. In tutti i casi, mancava infatti l’assicurazione. Ma c’è di più. Perché i poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro, coordinati dal commissario capo Tommaso Amato, sono riusciti a scovare quello che sembrerebbe essere un “caldo” covo. In un vecchio e disabitato immobile, gli agenti del commissariato di Palma, i colleghi della Squadra Mobile, la polizia municipale e i vigili del fuoco, hanno trovato materiale ritenuto utile per effettuare rapine. A sfondare la porta del vecchio stabile, sono stati – su richiesta della polizia di Stato – i vigili del fuoco.

All’interno – in quello che veramente era un luogo insospettabile – le forze dell’ordine hanno trovato, e posto subito sotto sequestro, un pugnale, un passamontagna e una pistola finta. E’ stata, inevitabilmente, aperta un’inchiesta che, ieri, risultava essere ancora a carico di ignoti. Non si escludono però sviluppi. La vecchia e disabitata residenza è stata ritenuta come la location privilegiata per nascondere materiale che scotta, pugnale, passamontagna e pistola finta potrebbero infatti essere serviti per mettere a segno qualche rapina.

Durante i massicci controlli, realizzati per strada ma anche con diverse perquisizioni, i poliziotti hanno trovato un cinquantenne in possesso di tre dosi, già confezionate, di cocaina. Il palmese, M. M., è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il figlio, I. M., di 28 anni, è stato, invece, denunciato per maltrattamenti di animali. Avrebbe tenuto legato ad una corda un cane di grossa taglia. Pizzicato, inoltre, un altro palmese in possesso di 2 grammi di hashish che è stato segnalato alla Prefettura. 

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