"Operai folgorati mentre montavano pannelli fotovoltaici", spazio alla difesa

All'udienza precedente ha discusso il pubblico ministero Alfonsa Fiore, chiedendo la condanna di tutti. Oggi sono iniziate le arringhe difensive, con l'intervento dell'avvocato Antonio Provenzani, che continueranno il 24 gennaio con la discussione dei legali Salvatore Pennica e Francesco Scopelliti.

Il processo è quello scaturito dall'inchiesta per lesioni colpose nei confronti di cinque imputati, accusati di lesioni personali colpose ai danni di tre operai rimasti folgorati mentre montavano alcuni pannelli fotovoltaici.

Si tratta di Domenico Conigliaro, 41 anni, di Porto Empedocle, titolare della ditta “Flex Trust”, esecutrice dei lavori; Lillo Scrofani, 47 anni, di Palma, coordinatore per l’esecuzione dei lavori; Rosario Zarbo, 56 anni, di Palma, amministratore unico della ditta “Agricola Zarbo” che commissionò i lavori; Pietro Zarbo, 45 anni, di Palma, direttore tecnico della “Flex Trust” e Salvatore Provenzani, 40 anni, di Palma, capocantiere della società esecutrice dei lavori e a sua volta vittima dell’incidente: per questo ha assunto la doppia veste di imputato e parte civile.

La condanna a 2 anni è stata proposta per Provenzani, per gli altri la richiesta del pm è di 3 anni.

L’episodio al centro del processo risale al 6 maggio del 2011. Tre operai (che si sono costituiti parte civile conl’assistenza degli avvocati Giuseppe Fabio Cacciatore, Gioacchino Destro eRosario Ninfosì) dipendenti della Flex Trust stavano realizzando un impiantofotovoltaico su terreni della ditta “Agricola Zarbo” a Palma. Durante leoperazioni di posa delle strutture metalliche sulle quali dovevano poggiare ipannelli sono rimasti folgorati da forti scariche elettriche. I tre feritihanno riportato gravi ustioni; a uno di loro sono state amputate due dita di unpiede. L’incidente sarebbe avvenuto per la presenza ravvicinata di alcunitralicci elettrici che avrebbero provocato le scariche.