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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il processo / Palma di Montechiaro

La faida per un trattore, carabiniere in aula: "Segnalarono incidente ma c'era un cadavere con ferite di arma da fuoco"

La scia di sangue fu innescata dal furto del mezzo agricolo: a farne le spese Enrico Rallo e Salvatore Azzarello. In aula gli investigatori che hanno seguito il caso

"Il 22 agosto del 2017 siamo intervenuti nelle campagne di Villaggio La Loggia perchè ci era stato segnalato un incidente in campagna legato al ribaltamento di un trattore. Abbiamo faticato a trovare il punto, poi ci ha aiutati un signore che ha pure accompagnato l'ambulanza ma abbiamo visto subito che c'era un cadavere con alcune ferite di arma da fuoco e tre bossoli accanto".

Un carabiniere, intervenuto nell'immediatezza, racconta così il ritrovamento del cadavere di Salvatore Azzarello. Il processo scaturito dall'inchiesta per la faida di Palma, con due omicidi messi a segno come conseguenza di una scia di sangue innescata per il furto di alcuni attrezzi agricoli, è entrato nel vivo dopo uno stop conseguente alla dichiarazione di incompatibilità della presidente della seconda sezione penale Wilma Angela Mazzara.

Undici gli imputati. Si tratta di: Ignazio Rallo, 40 anni; Roberto Onolfo, 29 anni; Giuseppe Rallo, 28 anni; Angelo Castronovo, 64 anni; Pino Azzarello, 40 anni; Giuseppe Azzarello, 23 anni; Carmelo Pace, 49 anni; Noemi Maria Concetta Oteri, 22 anni; Giacomo Alotto, 62 anni; Gaetano Gioacchino Burgio, 50 anni e Giuseppe Giganti, 44 anni.

Onolfo e Ignazio Rallo sono accusati di avere vendicato l'omicidio di Enrico Rallo - fratello di quest'ultimo - uccidendo il trentasettenne Salvatore Azzarello. L'inchiesta avrebbe fatto luce su una vera e propria faida. Ad innescare la violenza sarebbe stato il furto di un trattore. Teatro della vicenda è Palma dove il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 vengono messi a segno due agguati.

Del primo ne fa le spese Enrico Rallo, trentanovenne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar perchè sospettato di avere avuto un ruolo nel furto del mezzo agricolo. Secondo i pm, la morte di Rallo sarebbe stata vendicata da alcuni parenti e amici che decisero di uccidere Azzarello: le indagini hanno accertato anche un giro di armi.

"Dopo avere appreso che si era trattato di un omicidio e non di un incidente - ha aggiunto il carabiniere - abbiamo cinturato la zona". 

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