Aprono i rubinetti e svuotano 2 giganteschi silos di vino bianco: danni stimati fra 300 e 400 mila euro
Ad essere danneggiata è stata la società cooperativa agricola proprietaria della cantina. La Procura ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti
Hanno aperto le valvole di scarico e lasciato defluire ettolitri ed ettolitri di mosto da vino bianco. Due i silos, entrambi giganteschi, che sono stati svuotati, trasformando il piazzale dove si trovavano in una sorta di “piscina” e provocando – alla società cooperativa agricola proprietaria della cantina un danno stimato fra le 300 e le 400 mila euro.
Delle indagini, dopo aver fatto un sopralluogo in contrada Albanasi e dopo aver avvisato la Procura di Agrigento che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, si sta occupando la polizia, gli agenti del commissariato di Palma di Montechiaro nello specifico.
Non c’è nessun dubbio. Non possono essercene. Quanto è avvenuto in contrada Albanasi non è stato – non può esserlo – un raid vandalico. Chi ha agito lo ha fatto, nottetempo, per provocare danni alla società cooperativa agricola. E il danno è stato appunto grosso, anzi grossissimo.
L’individuo o gli individui che sono riusciti ad intrufolarsi nella cantina di Palma di Montechiaro lo hanno fatto scavalcando la recinzione che in alcuni punti, stando a quanto è emerso, è bassissima. All’interno del piazzale, il resto del “lavoro” è stato facile: sono stati, praticamente, aperti i rubinetti dei due giganteschi silos e il mosto da vino bianco è stato lasciato lentamente defluire. Nessuno, durante la notte, s’è naturalmente accorto di nulla. La scoperta è stata fatta l’indomani mattina, al momento di riprendere l’attività lavorativa. Proprio allora è stato, infatti, trovato il piazzale completamente allagato.
Gli stessi operai hanno cercato di capire cosa fosse accaduto. E non ci hanno messo molto a sincerarsi sul fatto che qualcuno aveva aperto le valvole di scarico. E’ stata chiamata la polizia e sul posto è immediatamente accorsa una pattuglia del commissariato. Sono state, appunto, avviate le indagini e non filtrano indiscrezioni su quali siano i passi mossi da investigatori e inquirenti. Certo è, appunto, che il danno provocato – il vino a quanto pare era già destinato alla zona del Trapanese – è ingente. Anzi, di più.