Soffocato e ucciso durante la rapina, la badante romena 26enne resta in carcere
La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il gip Luisa Turco non ha convalidato il fermo di indiziato di delitto, ma ha applicato la misura cautelare
Il gip del tribunale di Agrigento, Luisa Turco, non ha convalidato il fermo della romena ventiseienne accusata della rapina e dell'omicidio del pensionato 89enne di Palma di Montechiaro. Ma ha applicato la misura cautelare del carcere. La giovane resta dunque nella casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo" di contrada Petrusa.
Soffocato e ucciso durante rapina in casa, "tradita" dall'auto portata via: fermata badante romena 26enne
La badante romena, Nicoleta Mihaela Dana Chita, che era stata assunta - secondo quanto emerse dalla conferenza stampa dei carabinieri della compagnia di Licata - appena 24 ore prima del delitto, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. A rappresentarla e difenderla, l'avvocato Angelo Asaro.
L'anziano venne trovato, l'11 luglio scorso, con le mani e i piedi legati, all'interno della sua abitazione di via Pietro Attardo a Palma di Montechiaro. La residenza era completamente a soqquadro. Privo di vita, il proprietario della casa: il pensionato di 89 anni Michelangelo Marchese. Fin dai primissimi momenti, successivi al rinvenimento del cadavere, i carabinieri hanno pensato ad una rapina. "L'autopsia ha stabilito che l'anziano è stato soffocato - hanno ufficializzato, durante l'incontro con la stampa, i carabinieri - . L'autore, dopo aver messo tutto a soqquadro, era scappato portando via l'auto dell'anziano, ma lasciandosi dietro di sé delle tracce".
Delle indagini si sono occupati i carabinieri della compagnia di Licata e quelli del nucleo Investigativo del reparto Operativo di Agrigento che hanno, poi, negli scorsi giorni, eseguito un fermo di indiziato di delitto firmato dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal sostituto Chiara Bisso. Le ipotesi di reato contestate alla donna sono: omicidio volontario aggravato e rapina.