rotate-mobile
L'inchiesta / Palma di Montechiaro

L'omicidio di Palma di Montechiaro: verrà risentito il padre dell'assassino, fissata l'autopsia

E’ sulla “faida legata a dinamiche interne ai ‘paracchi’” – così per come raccontato dal reo confesso Angelo Incardona – che sembra concentrarsi l’attività investigativa e di ricostruzione di Procura e carabinieri. Il 44enne avrebbe detto di far parte dei "Cucciuvi"

E? sulla ?faida legata a dinamiche interne ai ?paracchi?? (una sorta di terza mafia siciliana, nata negli anni Novanta, che esiste ancora a Palma di Montechiaro e a Favara ndr.) ? così per come raccontato dal reo confesso Angelo Incardona ? che ieri è sembrata concentrarsi l?attività investigativa e di ricostruzione di Procura e carabinieri. E? una storia tutta da verificare e decifrare quella che, la sera in cui si è consegnato al comando provinciale dell?Arma di Agrigento, ha raccontato il quarantaquattrenne che ha prima sparato ai suoi genitori: Giuseppe Incardona e Maria Ingiamo, rispettivamente di 65 e 60 anni e poi, in mezzo alla strada, in piazza Provenzani, ha freddato l?imprenditore Lillo Saito di 65 anni, socio della ?Gelati Gattopardo?. Incardona, a carabinieri e pm, avrebbe detto di far parte dei "Cucciuvi", che rientra nell'organizzazione criminale dei "paracchi". 

L'omicidio di Palma di Montechiaro, il killer ha esploso 15 colpi in totale: 3 o 4 contro i suoi genitori

A quanto pare, il progetto omicidiario riguardava soltanto i genitori di Incardona. Anzi, forse il 44enne non voleva neanche ucciderli, ma punirli in maniera plateale. E questo perché - a dire dell'indagato, reoconfesso dell'omicidio e duplice tentato omicidio - avrebbero messo in giro la voce secondo la quale il 44enne doveva diventare collaboratore di giustizia. Il delitto di Saito - secondo quanto emerge - non era programmato. Pare, tanto avrebbe riferito il 44enne a investigatori e inquirenti, che Saito sia stato incontrato, per caso, in strada e gli avrebbe fatto un segno di morte: la mano che scorre orizzontalmente lungo la gola.  

Nelle prossime ore, i carabinieri risentiranno (lo avevano già fatto, nell?immediatezza, in ospedale, dove è finito assieme alla moglie) il padre dell?indagato per il quale, lo scorso 10 febbraio, il pm Chiara Bisso ha chiesto ? così per come ha fatto per altri 7 indagati ? il rinvio a giudizio per la notte da Far West del 12 giugno del 2018. 

Notte da far west con due tentati omicidi dopo lite al bar, chiesti 8 rinvii a giudizio

Una vicenda giudiziaria del passato che non ha alcun rilievo con gli attuali fatti, ma attenzionata da investigatori e inquirenti solo perché il pm ha chiesto il rinvio a giudizio anche del padre del killer di piazza Provenzani. Il sessantacinquenne, uno dei due bersagli del duplice tentato omicidio, verrà, questo è certo, risentito, così come verranno fatte anche altre attività istruttorie che non sono state completate nell?immediatezza dei fatti.

Il procuratore capo Luigi Patronaggio e il sostituto Maria Barbara Cifalinò - che si stanno occupando del fascicolo d'inchiesta - hanno già disposto l'autopsia che verosimilmente dovrebbe tenersi lunedì. 

Quella lunga scia di sangue con 3 tragedie in 18 giorni, la provincia è sotto choc: "Siamo tutti impazziti?"

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'omicidio di Palma di Montechiaro: verrà risentito il padre dell'assassino, fissata l'autopsia

AgrigentoNotizie è in caricamento