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Tribunale / Palma di Montechiaro

La faida con due omicidi per il furto di un trattore, processo da rifare

La presidente della seconda sezione è incompatibile: individuata una nuova Corte. Le vittime degli agguati, avvenuti fra il 2015 e il 2017, sono Enrico Rallo e Salvatore Azzarello

Il processo scaturito dall'inchiesta per la faida di Palma, con due omicidi messi a segno come conseguenza di una scia di sangue innescata per il furto di alcuni attrezzi agricoli, è stato azzerato perchè la presidente della seconda sezione penale, Wilma Angela Mazzara, ha chiesto di astenersi avendo emesso una sentenza in un procedimento collegato.

Il presidente del tribunale di Agrigento, Pietro Maria Falcone, ha accolto la richiesta di non trattare il dibattimento che è stato assegnato alla Corte di assise presieduta da Giuseppe Miceli con a latere Manfredi Coffari. Si riparte da capo il 18 luglio: in precedenza erano stati sentiti alcuni investigatori che avevano seguito il caso.

Undici gli imputati. Si tratta di: Ignazio Rallo, 40 anni; Roberto Onolfo, 29 anni; Giuseppe Rallo, 28 anni; Angelo Castronovo, 64 anni; Pino Azzarello, 40 anni; Giuseppe Azzarello, 23 anni; Carmelo Pace, 49 anni; Noemi Maria Concetta Oteri, 22 anni; Giacomo Alotto, 62 anni; Gaetano Gioacchino Burgio, 50 anni e Giuseppe Giganti, 44 anni.

L'inchiesta, conclusa dal pubblico ministero Gloria Andreoli, tuttavia, ha tagliato fuori alcune accuse che non avevano retto sul piano indiziario al vaglio di gip e tribunale del riesame. Onolfo e Ignazio Rallo sono accusati di avere vendicato l'omicidio di Enrico Rallo - fratello di quest'ultimo - uccidendo il trentasettenne Salvatore Azzarello.

L'inchiesta avrebbe fatto luce su una vera e propria faida. Ad innescare la violenza sarebbe stato il furto di un trattore. Teatro della vicenda è Palma dove il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 vengono messi a segno due agguati.

Del primo ne fa le spese Enrico Rallo, trentanovenne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar perchè sospettato di avere avuto un ruolo nel furto del mezzo agricolo. Secondo i pm, la morte di Rallo sarebbe stata vendicata da alcuni parenti e amici che decisero di uccidere Azzarello: le indagini hanno accertato anche un giro di armi.

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