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Cronaca Palma di Montechiaro

"Ha estorto 60mila euro a tre commessi con la minaccia del licenziamento", condannato

Quattro anni di reclusione ad un imprenditore cinese, titolare di un negozio di Palma: decisi maxi risarcimenti per le presunte vittime che hanno denunciato il pizzo col "cavallo di ritorno"

Quattro anni di reclusione, 3mila euro di multa e maxi risarcimenti per le presunte vittime che lo hanno denunciato. E' il verdetto del giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, nei confronti di Jianchu Zhou, 39 anni, imprenditore cinese, titolare di un negozio di Palma di Montechiaro, accusato di estorsione ai danni di tre dipendenti.

Il commerciante, che è stato difeso dall'avvocato Felicia Mancini, era accusato di avere estorto circa 60 mila euro a tre dipendenti col classico sistema del "cavallo di ritorno". I tre addetti alle vendite, in particolare, sarebbero stati costretti ad accettare, con la minaccia del licenziamento, una serie di soprusi consistenti nel prolungamento dell'orario lavorativo, del mancato godimento di ferie, giorni liberi e permessi nonchè indennità aggiuntive ma, soprattutto, avrebbero restituito circa la metà dello stipendio.

La restituzione, quando i pagamenti erano formalizzati con assegno, avveniva in contanti. Estorsione che sarebbe ammontata ad almeno 60mila euro. La pena inflitta dal giudice è superiore di 4 mesi di quella chiesta dal pm.

Disposti, inoltre, risarcimenti per le tre presunte vittime - costituite parte civile con l'assistenza degli avvocati Vito Cangemi, Giuseppe Cascià, Giuseppe Cacciatore e Maria Licata - che otterranno pure un anticipo, ovvero una provvisionale subito esecutiva, compresa fra i 4.000 e i 45.000 euro. 

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