Palma di Montechiaro ricorda le vittime della mafia: le testimonianze di chi ha perso un congiunto che ha servito lo Stato
Un evento commemorativo al Palazzo degli Scolopi, per raccontare e ricordare le storie di uomini e donne liberi che hanno pagato con la vita il loro impegno per difendere la legalità
Anche Palma di Montechiaro ha voluto ricordare le vittime innocenti della mafia: non solo Rosario Livatino nel giorno dell'anniversario della morte, ma anche Giovanni Fazio e Filippo Gebbia.
Un evento commemorativo al Palazzo degli Scolopi, per raccontare e ricordare le storie di uomini e donne liberi che hanno pagato con la vita il loro impegno per servire e difendere lo Stato.
L’iniziativa è stata promossa da Angela Rinollo, responsabile del gruppo culturale “Io sono P.A.L.M.A”. È stata proprio lei ad aprire il dibattito ricordando il sacrificio di chi è morto per mano della mafia.
Ma si è parlato soprattutto del percorso intrapreso da Palma di Montechiaro verso una presa di coscienza degli errori compiuti e verso la difficilissima strada del perdono. Angela Rinollo ha voluto anche ricordare Giulio Castellino, vittima innocente di mafia e zio dell’attuale sindaco Stefano Castellino.
Per il Consiglio Comunale è intervenuta Letizia Pace che ha narrato la pericolosità della mafia. Poi l’intervento del sindaco che, dopo aver ringraziato le autorità presenti e le forze dell'ordine, ha raccontato il dramma che Palma di Montechiaro ha vissuto in quegli anni ed il dramma che vivono le famiglie delle vittime di mafia.
Sono state poi poste due corone di fiori nelle lapidi che ricordano Rosario Livatino e Giovanni Fazio con le note del “Silenzio”.
Vincenzo Agostino e Leonarda Gebbia hanno ricordato i loro congiunti, hanno svelato il dolore causato da una ferita che non si rimargina mai, hanno dato la prova concreta di cosa significhi vivere amando la legalità.
L’evento si è concluso con la rappresentazione teatrale “Anime che si Chiamano”, della compagnia Arcobaleno, con la regia di Franco Sodano e Antonia Morreale; uno spettacolo con i grandi eroi siciliani che, tornati dall’al di là, hanno raccontato le loro vite ed il loro dolore.
