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Cronaca Palma di Montechiaro

Assenteismo al Comune, quattro imputati su ventisei chiedono l'abbreviato

La difesa ottiene, però, di sentire alcuni testimoni per confermare che gli impiegati erano regolarmente al lavoro

Quattro imputati su ventisei chiedono il giudizio abbreviato. Nonostante il rito, in linea di massima, non preveda altre prove, la difesa ha ottenuto come "condizione" quella di sentire alcuni testi che dovrebbero confermare che gli imputati si sono allontanati dal posto di lavoro per ragioni di ufficio.

È entrata nel vivo, davanti al gup Stefano Zammuto, l’udienza preliminare a carico di ventisei impiegati del Comune di Palma di Montechiaro accusati di truffa e altri reati perché si sarebbero allontanati dal posto di lavoro dopo avere attestato la loro presenza passando il badge.

Undici di loro furono raggiunti da un provvedimento di sospensione dal servizio; per tutti è stato chiesto il rinvio a giudizio. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Alessandra Russo, è stata svolta sul campo dai carabinieri che avevano posizionato telecamere nascoste agli ingressi, dove si trova la macchinetta che legge i badge. Il provvedimento interdittivo era stato deciso per Giuseppe Bellia, 63 anni, Matteo Bordino, 60 anni, Salvatore Castellino, 55 anni, Maria Collura, 55 anni, Salvatore Di Vincenzo, 53 anni, Rosa Maria Geluardi, 59 anni, Fabio Marino, 50 anni, Gioacchino Angelo Palermo, 58 anni, Anna Provenzani, 52 anni, Giuseppe Rumè, 61 anni, e Rosario Zarbo, 52 anni. Le accuse che hanno portato all’ordinanza, emessa come prevede la legge dopo un apposito interrogatorio, sono di truffa, peculato e false attestazioni commesse dal pubblico dipendente. Nella lista, in seguito, si sono aggiunti anche: Giuseppe Amato, 51 anni; Grazia Arcadipane, 52 anni; Silvana Cancialosi, 53 anni; Casimiro Gaetano Castronovo, 51 anni; Renato Castronovo, 64 anni; Calogero Mario Di Caro, 59 anni; Concetta Maria Di Vincenzo, 49 anni; Ignazio Falsone, 67 anni; Vittorio Inguanta, 64 anni; Francesco Lo Nobile, 67 anni; Fabio Nicoletti, 54 anni; Giuseppe Calogero Petrucci, 56 anni; Rosario Salerno, 56 anni; Pino Scerra, 66 anni e Baldassare Zinnanti, 64 anni. Le posizioni di Geluardi e Nicoletti, all'udienza precedente, sono state stralciate per un problema legato alle notifiche.

Con ogni probabilità saranno processati a parte. Amato, Casimiro Gaetano Castronovo, Scerra e Bellia oggi hanno chiesto attraverso i loro difensori (nel collegio, fra gli altri gli avvocati Santo Lucia, Francesco Scopelliti, Domenico Romano e Antonino Gaziano) di essere giudicati con il rito abbreviato alla condizione di sentire alcuni testimoni.

L'udienza preliminare, che si concluderà col rinvio a giudizio o con una sentenza di non luogo a procedere, continua il 6 luglio. Il troncone abbreviato continua il 18 settembre. 

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