DA RIBERA: Pace: "Non siamo stati accolti nel migliore dei modi"
“Credo che tutti noi ci dobbiamo chiedere se è normale che una partita di calcio produca paura a...
Akragas-Ribera, il derby che doveva promettere spettacolo fa ancora tanto rumore. Vuol dire la sua anche il primo cittadino riberese Carmelo Pace, che punta il dito sulla tifoseria akragantina "rea" a detta del sindaco d'aver intimorito le tanto donne e i bambini presenti domenica allo stadio Esseneto.
“Credo che tutti noi ci dobbiamo chiedere se è normale che una partita di calcio produca paura a donne e bambini e gravi ferite a ragazzi che decidono di trascorrere un pomeriggio allo stadio. Mi hanno riferito – continua il primo cittadino – che già prima dell’inizio della partita sia i nostri giocatori che i nostri tifosi non sono stati accolti nel migliore dei modi e che già prima del fischio d’inizio il clima era surriscaldato. Credo che quello che è successo ad Agrigento e che purtroppo succede in molte altre città d’Italia è un comportamento da stigmatizzare, da censurare. Nessuna decisione arbitrale sbagliata, nessun gol non realizzato possono in alcun modo giustificare un comportamento violento che metta in pericolo l’incolumità della gente, di donne e bambini. Dobbiamo tutti abbassare i toni e augurarci che in futuro episodi del genere non accadano più".
Infine, il sindaco, si rivolge ai propri tifosi. "Ai miei concittadini – conclude – dico solo di continuare a tifare per la nostra squadra con lo stesso spirito che li ha sempre contraddistinti in positivo. E prego loro di accogliere gli agrigentini, quando si svolgerà la gara di ritorno con l’Akragas al Nino Novara, come se ciò che è accaduto domenica non fosse mai successo. Sono sicuro che Ribera saprà dimostrare che lo sport è divertimento e non violenza".
“Credo che tutti noi ci dobbiamo chiedere se è normale che una partita di calcio produca paura a donne e bambini e gravi ferite a ragazzi che decidono di trascorrere un pomeriggio allo stadio. Mi hanno riferito – continua il primo cittadino – che già prima dell’inizio della partita sia i nostri giocatori che i nostri tifosi non sono stati accolti nel migliore dei modi e che già prima del fischio d’inizio il clima era surriscaldato. Credo che quello che è successo ad Agrigento e che purtroppo succede in molte altre città d’Italia è un comportamento da stigmatizzare, da censurare. Nessuna decisione arbitrale sbagliata, nessun gol non realizzato possono in alcun modo giustificare un comportamento violento che metta in pericolo l’incolumità della gente, di donne e bambini. Dobbiamo tutti abbassare i toni e augurarci che in futuro episodi del genere non accadano più".
Infine, il sindaco, si rivolge ai propri tifosi. "Ai miei concittadini – conclude – dico solo di continuare a tifare per la nostra squadra con lo stesso spirito che li ha sempre contraddistinti in positivo. E prego loro di accogliere gli agrigentini, quando si svolgerà la gara di ritorno con l’Akragas al Nino Novara, come se ciò che è accaduto domenica non fosse mai successo. Sono sicuro che Ribera saprà dimostrare che lo sport è divertimento e non violenza".