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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale, l'appello della Fials: "Evitiamo il tracollo dell'Unità di nefrologia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Oggetto: ASP di Agrigento, il disastro continua! Appello per evitare l’imminente tracollo dell’ unità operativa complessa di Nefrologia e Dialisi del presidio ospedaliero ASP di Agrigento.


    Gentile Assessore, torniamo a tediarLa per porre alla Sua attenzione la drammatica situazione in cui versa l’UOC di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Agrigento. Siamo costretti a rivolgerci a Lei a causa della totale indolenza della attuale Amministrazione. L’UOC in argomento, a fronte delle sette unità di dirigente medico previste dalla vigente dotazione organica, è lasciata ormai da quasi un anno ad operare con due soli medici cui si aggiunge il Direttore della medesima unità operativa. Unità operativa che per l’eccellenza delle cure prestate all’utenza, era stata individuata quale Centro di Riferimento Regionale per le malattie nefrologiche rare e, nell’ottobre del 2017, è stata fatta oggetto di un rilevante articolo di stampa da parte del giornale nazionale “ il Sole 24h Sanità” che ne decantava l’eccellenza, delle cure prestate, nell’ambito del panorama nazionale. La riconosciuta e apprezzata attività dell’UOC di Nefrologia e Dialisi in argomento ha consentito, grazie alla diagnosi precoce delle malattie di interesse nefrologico e al monitoraggio dei soggetti presi in cura in regime ambulatoriale, di ridurre drasticamente il numero pazienti da sottoporre alla dialisi, con notevole risparmio per il SSR.
         Nonostante i grandi risultati ottenuti, oggi l’UOC di Nefrologia e Dialisi del P.O. di Agrigento è tristemente abbandonata al proprio destino e i soli tre medici, primario compreso, stoicamente continuano, ma ci chiediamo fin quando sarà possibile, nell’esclusivo interesse dei pazienti e, ribadiamo nella totale insensibilità dell’Amministrazione dell’ASP di Agrigento, a farsi carico di assicurare tutte le attività che qui di seguito Le elenchiamo:
a)    Trattamenti dialitici per i 50 pazienti in carico, con turni antimeridiani e pomeridiani;
b)    Cura dei pazienti ricoverati;
c)    Attività di Sala Operatoria ordinaria per il confezionamento degli accessi vascolari;
d)    Interventi in urgenza in regime di pronta disponibilità.
Come è evidente, per poter reggere tutte le attività suddette, i  soli tre medici in argomento sono costretti, e di ciò sono consci i vertici aziendali, a non poter rispettare i periodi di intervallo previsti dalle norme vigenti in materia di recupero psico – fisico. Succede, dunque, di sovente  che il medico che interviene in urgenza la notte debba poi occuparsi delle delicate attività cliniche il mattino successivo; condizione quest’ultima che favorisce l’aumento esponenziale del rischio clinico.   
    Tutto ciò accade mentre i vertici aziendali dell’ASP di Agrigento si dilettano ad inaugurare anche i trasferimenti di reparti  da un piano all’altro dello stesso P.O., così come recentemente avvenuto con la Chirurgia Vascolare del P.O. di Agrigento.
Assessore, se non vuole rendersi moralmente corresponsabile di possibili e gravissimi episodi di malasanità, nomini subito un Commissario ad Acta con il preciso compito di reclutare i medici necessari a garantire, presso l’UOC di Nefrologia e Dialisi del P.O. di Agrigento, le indispensabili e delicate attività cliniche in un clima di sicurezza. Sicurezza che Lei, riteniamo, è tenuto a garantire. 

Il Segretario Generale Fials
Amedeo Fuliano
 

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